Revisori degli enti locali da rivedere

Pubblicato il 24 giugno 2016

Commercialisti a tutto campo sulle modifiche da apportare alle regole che disciplinano l'incarico di revisore degli enti locali.

Nel corso di un Convegno nazionale, svolto a Roma, al quale ha partecipato il ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, è stato posto in luce come lo Stato ha dimostrato di riporre grande fiducia nel revisore degli enti locali affidandogli 100 adempimenti all’anno, alcuni dei quali molto complessi.

Gerardo Longobardi, presidente Cndcec, ha affermato “Ma se il revisore viene finalmente riconosciuto come un pilastro nell’organizzazione dell’ente locale, nel quale svolge una funzione insostituibile di presidio di legalità, è arrivato il momento di garantirne davvero la professionalità e valorizzarne il ruolo, anche dal punto di vista economico. Non è più possibile considerarlo contestualmente una risorsa e un costo della politica”.

Il nodo del compenso riconosciuto al revisore, fermo al 2005 ma che dovrebbe essere aggiornato triennalmente, è il motivo principale per cui negli ultimi tempi giungono sempre più numerose le comunicazioni dei revisori di rinuncia all'incarico, principalmente perchè il sorteggio li destina a parecchi chilometri di distanza da dove il professionista svolge la professione.

Proposte dei commercialisti

I professionisti quindi propongono l’attualizzazione dei limiti massimi al compenso, prevedendo incrementi se il revisore esercita le proprie funzioni anche nei confronti delle istituzioni dell’ente (10% in più per ogni istituzione, sino a un incremento massimo del 20%). Per quanto riguarda il rimborso spese, si chiede che sia ancorato alla misura stabilita per gli amministratori dell’ente.

Sulla questione sorteggio, si propone di estrarre cinque nominativi in caso di revisore unico e quindici in caso di collegio, e sarà poi l’ente a scegliere i professionisti che dovranno ricoprire l’incarico.

Inoltre si chiede che il revisore al primo incarico sia inserito in collegi di modo che possa fare esperienza a fianco dei colleghi più esperti.

Cassa dottori commercialistici con certificazione ISO 9001:2015

La Cnpadc comunica di aver potenziato il suo Sistema di Gestione Qualità rendendolo conforme, tramite nuova certificazione, ai requisiti del nuovo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Alimentari panificazione - Ipotesi di accordo del 6/6/2024

14/06/2024

Alimentari e panificazione. Rinnovo

14/06/2024

Attività produttive strategiche: deroghe a ambiente e salute solo provvisorie

14/06/2024

Scadenza IMU 2024. Calcolo e modalità di pagamento

14/06/2024

Stabile organizzazione IVA: conta la realtà economica, non lo status giuridico

14/06/2024

Reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti: accordo Giustizia - Lavoro

14/06/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy