Riforma del terzo settore, recepito il Dpcm attuativo del 5 per mille

Pubblicato il 18 settembre 2020

Il 17 settembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 231 il Dpcm del 23 luglio 2020, recante la “disciplina delle modalità e dei termini per l'accesso al riparto del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche degli enti destinatari del contributo, nonché delle modalità e dei termini per la formazione, l'aggiornamento e la pubblicazione dell'elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi”. Il nuovo Dpcm, in particolare, sostituisce: il Dpcm del 23 aprile 2010 e il Dpcm del 7 luglio 2016.

Riforma del terzo settore, scelta di destinazione del 5 per mille

In base al nuovo Dpcm, il contribuente può scegliere di destinare una quota pari al 5 per mille della propria IRPEF alle seguenti finalità:

Gli ETS hanno comunque la possibilità di destinare il 5 per mille:

Riforma del terzo settore, come accreditarsi per il riparto del 5 per mille

Per accedere al riparto del 5 per mille, i soggetti su elencati devono essere accreditati presso le amministrazioni competenti. Da notare che l’accreditamento è consentito per più finalità, purché l’ente possiede tutti i requisiti prescritti per ciascuna categoria.

Ciascuna P.A. pubblica sul proprio sito web, entro il 31 marzo di ogni anno, l’elenco permanente degli enti accreditati nei precedenti esercizi, integrato e aggiornato a seguito degli errori segnalati, delle variazioni dei dati intervenute, delle revoche comunicate e delle cancellazioni effettuate.

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