Riforma fiscale. Il testo sulla certezza del diritto

Pubblicato il 22 aprile 2015 Tra i decreti attuativi della riforma fiscale approvati dal Consiglio dei Ministri del 21 aprile 2015, è ricompreso un decreto legislativo recante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, elaborato in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2 della Legge n. 23/2014.

Abuso del diritto e relativi presupposti, onere a carico del Fisco

Il testo del provvedimento è focalizzato, in particolare, sull'istituto dell'abuso del diritto il cui concetto viene espressamente unificato a quello di elusione fiscale attraverso l'inserimento di un nuovo articolo, di valenza generale, nella legge sullo statuto del contribuente.

La nuova disciplina introduce come presupposti dell'abuso del diritto:

- l’assenza di sostanza economica delle operazioni effettuate;

- la realizzazione di un vantaggio fiscale indebito;

- la circostanza che il vantaggio fiscale costituisca l’effetto essenziale dell’operazione.

L'effetto dell'accertamento della condotta abusiva è l'inefficacia, ai fini tributari, dell'operazione medesima, per la quale, quindi, non saranno ottenibili i relativi vantaggi fiscali.

L'abusività delle operazioni è, tuttavia, esclusa, in presenza di “valide ragioni extrafiscali non marginali” anche di ordine organizzativo o gestionale con finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell’impresa o dell’attività professionale del contribuente.

In ogni caso, l'onere di dimostrare l'elusività della condotta è posta a carico dell'amministrazione finanziaria mentre spetta al contribuente provare l'esistenza delle citate “valide ragioni extrafiscali”.

Niente raddoppio dei termini in caso di denuncia oltre la scadenza ordinaria

Tra le altre novità, il decreto introduce modifiche per quel che riguarda i termini di accertamento, prevedendo, in particolare, che il raddoppio dei termini in presenza di un reato penale sia possibile solo in presenza di tempestiva denuncia all’autorità giudiziaria da parte dell’amministrazione finanziaria, entro i termini ordinari dell’accertamento.

Introdotto anche un nuovo schema di relazioni tra l’agenzia delle Entrate e i contribuenti - tax compliance - denominato “Regime di adempimento collaborativo”, attivabile su base volontaria.

Il testo del provvedimento, unitamente a quelli sulla trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori elettronici e sulle misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese passeranno, ora, alle Camere per i prescritti pareri.
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