Riforma forense. Il giorno decisivo

Pubblicato il 21 dicembre 2012 L’esame del testo di riforma della professione forense è incluso nell’ordine del giorno dell’aula del Senato del 21 dicembre, come ultimo punto da trattare.

La notizia è stata accolta con sfavore dal presidente della Commissione giustizia, Filippo Berselli, il quale ha espresso il proprio dissenso a questo nuovo calendario dei lavori del Senato. “La riforma forense” ha sottolineato “è largamente condivisa dal parlamento e dall'avvocatura ed è attesa da quasi ottant'anni. L'esame del provvedimento risale all'inizio di questa legislatura ed è stato oggetto di un serrato confronto tra tutti i gruppi parlamentari e le varie anime dell'avvocatura. Si trova al Senato in terza lettura. L'attuale calendario mette fortemente a rischio la sua approvazione. Questo è incomprensibile. A meno che, così facendo, non si sia cercato di affossarla”.
La giornata di oggi 21 dicembre, infatti, potrebbe essere l'ultima utile prima dello scioglimento delle Camere e delle dimissioni del Presidente del consiglio, Mario Monti.

In tale contesto, l’avvocatura, a mezzo del Cnf e del suo presidente, Guido Alpa, ha inviato una lettera a tutti i senatori rivolgendo loro un appello affinché approvino la riforma dell'ordinamento forense. Nel testo della missiva viene sottolineata la grave responsabilità che si assumono coloro che mirano a ritardare l'approvazione della riforma, “ostacolare l'iter con emendamenti fasulli o addirittura con proposte apparentemente migliorative che ne determinerebbero il fallimento attesi i tempi stretti della legislatura”.
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