Riforma forense: tariffe derogabili

Pubblicato il 14 luglio 2009
Il comitato ristretto della commissione Giustizia del Senato, nella predisposizione del testo di riforma della professione forense, ha cancellato dal documento messo a punto dal Cnf la norma che disponeva la soppressione dell'art. 2 della legge 248/2006 sulle tariffe e pubblicità per i professionisti (legge Bersani). Il nuovo art. 12, comma 5, per come corretto, così prevede: “Gli onorari minimi sono, in via di principio, vincolanti”. Cancellata anche la previsione secondo cui l'esame di abilitazione deve essere superato ”non oltre i cinque anni antecedenti la data di presentazione della domanda di iscrizione” nonchè l'art. 28 che disciplinava lo sportello per il cittadino.

De Tilla, presidente dell'Oua, esprime la propria insoddisfazione per questa proposta di riforma giudicata “molto deludente”. De Tilla annuncia che oggi, nel corso dell'audizione informale sul testo, le varie anime dell'avvocatura si mostreranno compatte nel richiedere il rigetto del testo.

Eleonora Pergolari
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Volontariato e formazione: novità dal ministero del lavoro

27/10/2025

Modello 770 e CU 2025 redditi esenti: scadenza 31 ottobre e istruzioni operative

27/10/2025

Dividendi, IVA e marchi: cosa cambia con la LdB 2026

27/10/2025

Magistrati ordinari: nuovo bando di concorso per 450 posti

27/10/2025

Riduzione contributiva nel settore edile per il 2025 confermata all’11,50%

27/10/2025

CNDCEC, presentata la terza guida operativa sull’intelligenza artificiale

27/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy