Risarciti gli ordini di acquisto di bond argentini “a rischio"

Pubblicato il 20 aprile 2012 La banca è tenuta a risarcire i risparmiatori delle somme relative agli ordini di acquisto di bond argentini se questi siano stati disposti quando l’economia del Paese sudamericano era precipitata tanto da far presumere un imminente default.

E’ quanto sancito dalla Corte di cassazione, Terza sezione civile, con la sentenza n. 6142 del 19 aprile 2012, pronunciata con riferimento ad una vicenda in cui due risparmiatori avevano disposto altrettanti ordini di acquisto, tra agosto e settembre 2001, per un totale investito di 169mila euro.

 L’istituto di credito – a detta della Suprema corte – in funzione del suo dovere di informazione nei confronti dei clienti, avrebbe dovuto evidenziare la rischiosità dell'investimento e la circostanza che le maggiori agenzie di rating, in quel periodo, avevano abbassato la valutazione dei titoli argentini. Investimenti di così elevato grado di rischio erano, infatti, da considerare del tutto inadatti al profilo dei clienti di specie.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy