Rito abbreviato e crediti privilegiati nel processo contabile

Pubblicato il 06 agosto 2015

La Legge Delega di riforma della Pubblica Amministrazione (D.d.l. n. 1577 -B approvato in Senato il 4 agosto 2015), nella sua ultima versione, apporta rilevanti modifiche anche in tema di processo contabile, prevedendo un nuovo rito abbreviato che, se introdotto in primo grado, comporterà un tetto massimo alla sanzione entro il 50% del danno imputato e la decisione non sarà appellabile.

Se introdotto in secondo grado, il tetto massimo salirà al 70% del danno imputato.

Della presente misura si occuperà, nei prossimi giorni, un'apposita commissione parlamentare composta di magistrati contabili, esperti esterni ed avvocati.

La ratio della riforma, da un parte, è quella di diminuire l'eccessivo carico di lavoro della magistratura contabile, dall'altra, quella di garantire un più sicuro ed immediato incameramento dei risarcimenti posti a carico dei soggetti condannati.

Uno degli aspetti più sofferti del processo contabile, infatti, è che, delle numerose condanne adottate, ben poche ne vengono effettivamente eseguite (circa il 15 – 20%), cosicché la parte eccedente di danno erariale che lo Stato non riesce a riscuotere dai soggetti condannati, resta a carico delle pubbliche amministrazioni danneggiate.

Sempre per arginare il fenomeno, la Legge Delega prevede che i crediti erariali andranno considerati privilegiati, con azione diretta del Pm davanti al giudice civile per l'esecuzione.

 

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