Rivalutare e affrancare, un affare

Pubblicato il 14 aprile 2006

per il 2006 premia le assegnazioni di beni ai soci, un’opportunità che deriva dalla doppia operazione rivalutazione affrancamento. Già solo per la rivalutazione dei beni, la stima positiva della sua applicazione proviene da una più agevole riconciliazione dei bilanci con i nuovi Ias/Ifrs e dalla possibilità di ufficializzare una solidità patrimoniale insita nel valore reale dei beni iscritti, anche ai fini del maggiore potere contrattuale verso gli istituti di credito. Ma, l’abbinamento tra essa e l’affrancamento agevolato del saldo in sospensione d’imposta che si genera a fronte della rivalutazione d’imposta, è la novità assoluta che rende appetibile la rivalutazione stessa anche in una prospettiva d’assegnazione finale dei beni al di fuori del patrimonio aziendale. Il possibile mix tra i due istituti non deve, però, lasciare spazio ad interpretazioni troppo disinvolte che tentino l’aggiramento degli elementi posti da legge a tutela dell’Erario.  

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026: nuova proroga per l’APE Sociale

21/10/2025

Durc di congruità obbligatorio anche per imprese non edili: quando?

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: lavoro, salari e contrattazione collettiva

20/10/2025

Aziende con più attività: va applicato il CCNL più coerente per ogni settore

20/10/2025

Rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026: ecco come funziona

20/10/2025

Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e superammortamento per imprese

20/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy