Sì al lavoro intermittente per gli operatori socio sanitari in appalto

Pubblicato il 22 settembre 2011 Il ministero del Lavoro all'interpello n. 38/2011, in merito ad un quesito dei consulenti del lavoro, risponde che è permesso l’utilizzo del contratto di lavoro intermittente con riferimento ad operatori socio sanitari impiegati presso strutture o aziende ospedaliere in esecuzione di un appalto di servizi. Elemento rilevante non è propriamente la qualificazione del datore di lavoro quanto piuttosto l’espletamento della prestazione all’interno delle strutture sanitarie espressamente indicate.

Nello specifico, si spiega che in caso di assenza di regolamentazione ad hoc da parte della contrattazione collettiva, ad individuare le ulteriori ipotesi in cui è ammessa la stipulazione di contratti di lavoro intermittente è il Dm 23 ottobre 2004. Rientrano tra le prestazioni con possibilità di stipula dei contratti in oggetto le prestazioni svolte dal personale degli ospedali, dei manicomi, delle case di salute e delle cliniche. Si precisa che le relative attività si riferiscono esclusivamente a prestazioni rese nell’ambito di strutture di “tipo ospedaliero”.
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