Salvaguardia e Opzione donna, querelle risorse

Pubblicato il 10 settembre 2015

Allarme sulle proposte da inserire nella legge di Stabilità per la settima salvaguardia e per l’”Opzione donna”, che consente alle lavoratrici di andare in pensione anticipatamente con penalizzazione (57 anni, 58 se lavoratrici autonome, e 35 di versamenti con calcolo dell'assegno solo contributivo).

Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, esce furioso dalla riunione con i tecnici dei ministeri delle Finanze e del Lavoro, dell’Inps e della Ragioneria generale: “si pone ora una questione politica che va risolta con il governo, altrimenti si apre una stagione di conflitto politico parlamentare su una questione delicata, come quella delle pensioni, che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori”.

Non ci sono le risorse necessarie. E, qui, le divergenze. Il Mef non intende rendere disponibili le maggiori spese non effettuate – risparmio - in base alle stime sulle prime sei salvaguardie e sull'opzione donna dell'altr'anno, per le nuove proposte delle commissioni sugli stessi temi. Il ministero del Lavoro e le commissioni parlamentari vogliono, invece, il riconoscimento di quelle somme come “fondo esodati”, già previsto dalla legge 228/2012 e dal Dpr 157/2013, che attraverso la logica dei risparmi e delle compensazioni può essere utilizzato per garantire nuove tutele aggiuntive in presenza di minori spese.

Damiano auspica che la cifra di 3,3 miliardi di risparmi complessivi fino al 2023 fornita dall’Inps trovi la sua certificazione in una prossima conferenza dei servizi da tenersi con il Mef.

Sulla questione la chiosa dei ministeri interessati che, nel comunicato stampa congiunto Economia e Lavoro n. 178 del 9 settembre 2015, dichiarano la partita ancora aperta: Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, stanno seguendo in prima persona le attività di valutazione delle possibili soluzioni ai problemi più urgenti di specifiche categorie di lavoratori. Valutazioni che riguardano stime sul numero dei soggetti interessati, sugli oneri per la finanza pubblica nel tempo, le risorse necessarie a finanziare gli eventuali interventi. La conferenza di servizio che raccoglie MEF, LPS e INPS allo scopo di elaborare le informazioni necessarie per le valutazioni del Governo è stata aperta lunedì 7 settembre e si concluderà nei prossimi giorni.”.

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