Sconti fiscali e contributivi per imprese che assumono detenuti

Pubblicato il 31 luglio 2014 Con un decreto firmato dal ministro della Giustizia, di concerto con i ministri dell’Economia e del Lavoro, vengono concessi, al fine di favorire la rieducazione ed il reinserimento nella società dei detenuti, sgravi fiscali e contributivi per le imprese che assumono lavoratori detenuti, per un periodo non inferiore a trenta giorni.

Il provvedimento dispone il riconoscimento di un credito di imposta mensile, per ogni detenuto e internato assunto, di 700 euro per il 2013 e 520 euro dal 2014 fino all’adozione di un nuovo regolamento; per i lavoratori semiliberi gli sgravi previsti sono di 350 euro per il 2013 e 300 dal 2014.

Lo sconto sulle aliquote contributive complessive dovute per la retribuzione corrisposta è pari al 95% fino all’adozione di un nuovo decreto ministeriale.

In merito, queste le parole del ministro Orlando: “Questo provvedimento è un tassello importante per l’attuazione del dettato costituzionale che assegna alla pena una funzione rieducativa e per orientare chi ha scontato la sua pena al reinserimento nel tessuto sociale ed economico-produttivo”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ai riders etero-organizzati spettano tutele da subordinati

04/11/2025

Commercialisti: sì alla legge di bilancio 2026, ma serve correggere le criticità

04/11/2025

Deducibilità dei compensi corrisposti dal professionista in ambito familiare

04/11/2025

Scioglimento della Srl con determina dell'amministratore unico

04/11/2025

Polizze catastrofali imprese: da Confindustria piattaforma digitale per preventivi e sottoscrizioni

04/11/2025

Formazione, Cassazionisti e Premio Ubertini: bandi di Cassa Forense al via

04/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy