Scontro acceso sull’unificazione delle Casse di ragionieri e commercialisti

Pubblicato il 08 aprile 2010 Dal secondo incontro tra i due presidenti delle Casse coinvolte emerge la certezza da parte del presidente della Cassa dei dottori, Anedda, l’impossibilità dell’unificazione.

È chiaro secondo Anedda che, numeri alla mano, è insussistente la sostenibilità della Cassa ragionieri, che rischia di non poter pagare nei prossimi 20 anni le pensioni maturate al 31 dicembre 2003.

Di tutta risposta il presidente della Cassa ragionieri, Saltarelli, dichiara che per sostenere la tesi di Anedda si dovrebbero poter esaminare dati confrontabili, ossia una proiezione a fondo chiuso (senza i nuovi iscritti) dei commercialisti come quella fatta dai ragionieri: il rifiuto di fare la proiezione senza i nuovi iscritti lascia pensare che in taòl modo si evidenzierebbe un debito latente enorme.
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