Sede delle società estere da fissare con interpello

Pubblicato il 26 aprile 2009

Un piano di riassetto normativo è proposto a soli 5 anni dall’entrata in vigore delle nuove regole della riforma Ires attraverso il rapporto per il 2008 “Ires - Aspetti internazionali” presentato dall’Università Cattolica di Piacenza. La ricerca ha messo in evidenza le lacune che dovrebbero essere colmate dal Legislatore in relazione agli aspetti internazionali. Osservazioni sono mosse circa la residenza delle società e l’attuazione della direttiva fusioni (90/434/Ce).

In particolare, sulla residenza delle società si fa presente che la prassi amministrativa nega alle società estere, oggetto della presunzione di residenza, di ricorrere all’interpello ordinario, lasciando la possibilità della prova solo in sede di verifica o accertamento. A tal proposito si auspica e propone un intervento che dia la possibilità di poter ricorrere ad una procedura che permetta la verifica in via preventiva dell’effettivo status delle società citate, ad esempio una procedura pre-contenziosa obbligatoria.

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