Senza privilegi le esenzioni per la Chiesa

Pubblicato il 08 luglio 2007

Alcuni esponenti politici italiani hanno avanzato presso formale richiesta di verifica sulle esenzioni Ici relative ai beni della Chiesa Cattolica sulla base della presunta violazione delle norme sulla concorrenza e così la verifica è stata avviata. A tal proposito, l’autore dell’articolo, nel domandarsi a chi farebbe concorrenza e nella considerazione che il principio della concorrenza non vive un momento facile (è stato appena declassato dal Presidente francese Sarkozi), fornisce delucidazioni sul corretto inquadramento costituzionale delle esenzioni in oggetto. In prima battuta si evidenzia che l’esenzione è costituzionalmente legittima se il fine è costituzionalmente degno di tutela, come nel caso della beneficenza, e si chiarisce che per le agevolazioni è trattata alla pari di altre confessioni religiose di altri enti non commerciali.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Personale domestico - Ipotesi di accordo del 28/10/2025

05/11/2025

Metalmeccanica pmi Confimi. Rinnovo economico

05/11/2025

Ccnl lavoro domestico. Rinnovo

05/11/2025

Debiti Inps e Inail: come funziona la nuova rateazione fino a sessanta rate

05/11/2025

Quota 100 e divieto di cumulo. Consulta: censure inammissibili

05/11/2025

CPB e ravvedimento speciale: chiarimenti sui termini per i soggetti non solari

05/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy