Sicurezza medici e personale sanitario: il testo è legge

Pubblicato il 06 agosto 2020

L’Aula del Senato, nella seduta del 5 agosto 2020, ha approvato all’unanimità - e in via definitiva - il disegno di legge recante “disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni”.

Il testo del provvedimento è stato varato nella versione che era stata ritoccata dalla Camera lo scorso maggio.

In primo luogo, viene espressamente individuato l'ambito delle professioni sanitarie, esplicitando i richiami normativi per le nozioni di tali professioni.

Prevista, poi, l'istituzione, presso il ministero della Salute, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, con il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi nei confronti dei professionisti sanitari.

Aggressioni a medici e sanitari: rafforzata la tutela penale

Tra le altre novità, si segnala il rafforzamento della tutela penale contro le aggressioni subite da medici e personale sanitario.

Sono così stabilite le pene per lesioni personali cagionate al personale sanitario e le circostanze aggravanti del reato: intervenendo sull’articolo 583-quater c.p. (Lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive) si prevede che le pene aggravate ivi previste si applichino anche per i casi di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a soggetti esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria o a soggetti che svolgono attività ausiliarie rispetto alle stesse, a causa o nell'esercizio delle relative professioni o attività.

A seguire, si dispone l’inserimento, tra le circostanze aggravanti dei delitti commessi con violenza o minaccia, l'aver agito in danno ai soggetti esercenti professioni sanitarie, a causa o nell'esercizio della relativa professione o attività.

Nel caso in cui ricorra questa nuova aggravante, i connessi reati di percosse e lesioni sono procedibili d'ufficio.

Da segnalare, infine, la previsione di una sanzione amministrativa, da 500 a 5mila euro, in presenza di condotte offensive o moleste nei confronti del personale sanitario.

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