Società in concordato preventivo. Commissario non può impugnare il sequestro

Pubblicato il 05 agosto 2017

In tema di responsabilità da reato degli enti, il commissario giudiziale non è legittimato a proporre impugnazione avverso il provvedimento di sequestro preventivo funzionale alla confisca dei beni della società ammessa al concordato preventivo, in quanto, ai sensi dell’art. 167 R.d. n. 267/1942, durante la procedura di concordato, il debitore conserva l’amministrazione dei suoi beni e l’esercizio dell’impresa, pur sotto la vigilanza del commissario giudiziale. Commissario che dunque non acquista alcuna titolarità di diritti sui beni in sequestro.

E’ il principio enunciato dalla Corte di Cassazione, terza sezione penale, con sentenza n. 38877 del 4 agosto 2017, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dal commissario giudiziale, avverso il sequestro preventivo disposto dal Gip e finalizzato alla confisca, nei confronti del rappresentante legale di una s.p.a. ed in relazione alla commissione dei reati tributari di cui agli artt. 10 bis e 10 ter D.Lgs. 74/2000.

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