Sospensione feriale. Dalla delibera CSM alla recente nota AIGA

Pubblicato il 01 giugno 2019

Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato una delibera con cui vengono rideterminate le modalità organizzative relative alle ferie dei magistrati.

La rideterminazione è stata decisa alla luce di una pronuncia del Consiglio di Stato emanata ad aprile 2019, che ha giudicato le misure organizzative precedentemente adottate insufficienti a garantire l’effettivo godimento delle ferie da parte dei giudici.

CSM: ferie magistrati, nuove modalità operative

Nella delibera, varata nella seduta del 22 maggio 2019, è stato determinato un c.d. periodo cuscinetto” di 15 giorni: si prevede, così, che i 10 giorni antecedenti e i 5 giorni successivi al periodo di ferie siano destinati, rispettivamente, alla definizione degli atti in corso e alla preparazione delle attività successive alla ripresa del lavoro.

Parimenti, è stato deciso di non fissare udienze ordinarie nel periodo 15-25 luglio e 3-7 settembre, ad eccezione della trattazione di affari urgenti e indifferibili.

Ciò posto, è stato anche stabilito il differimento dei termini per la presentazione e approvazione dei prospetti feriali.

Giovani avvocati: si reintroduca la sospensione fino al 15 settembre

La notizia della delibera è stata, per i giovani avvocati dell’AIGA, l’occasione per denunciare l’inefficacia della riforma introdotta dal Governo Renzi sulla riduzione del periodo di sospensione feriale; un intervento che, a loro dire, avrebbe determinato solo caos organizzativo.

In un comunicato diffuso dall’Associazione italiana giovani avvocati il 30 maggio 2019, viene sottolineato come siano soprattutto gli avvocati ad aver subito un aumento dei disagi; questi, a fronte della riduzione dei termini di sospensione feriale, “si sono visti costretti a far fronte alle tante scadenze nel ristretto periodo estivo, senza godere di alcun reale vantaggio, con una prevedibile e pericolosa compressione del diritto di difesa nei confronti dei loro assistiti”.

Nella nota è riportata anche una dichiarazione del Presidente dell’Aiga, Alberto Vermiglio, il quale ha definito “stucchevole” il fatto che alcuni organi di stampa abbiano presentato il provvedimento deliberato dal CSM come “un nuovo periodo di vacanza per gli avvocati”.

La delibera - ha evidenziato Vermiglio - “non sospende alcuno dei termini al cui rispetto noi legali siamo tenuti”.

Da qui l’affermazione della necessità, per garantire le parti processuali ed i loro difensori, di ritornare al passato, reintroducendo la sospensione feriale sino al 15 settembre.

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