Studi di settore, pace con le categorie

Pubblicato il 03 agosto 2007

Con l’approvazione della manovra d’estate, il Dl 81/07 diventa definitivo e di conseguenza diventano operativi gli accordi per un’applicazione limitata degli indicatori di normalità economica, che saranno dunque considerati presunzioni semplici, per cui i contribuenti potranno adeguarsi al valore minimo a al valore puntuale senza incappare nel rischio dell’ accertamento automatico. La legge, che alleggerisce il peso degli studi di settore, arriva però cinque giorni dopo la scadenza del termine per il versamento a saldo dell’Irpef e lascia ancora indefinita la valenza attribuita agli studi anche in relazione all’accertamento automatico. Tra le novità introdotte dalla manovra d’estate, anche un importo aggiuntivo variabile tra i 262 e 393 euro, per i pensionati in base all’anzianità contributiva, alla gestione di appartenenza ed al reddito complessivo.

Scomparsa invece dal Dl 81/07, la norma che, in materia di ammortamenti, permette l’imputazione proporzionale del fondo dedotto fino al 2005, sembrerebbe essere oggetto di un decreto legge in esame al Consiglio dei ministri. La scelta del decreto legge infatti, è volta alla tutela dell’affidamento dei contribuenti ai quali sarà possibile compilare il modello Unico in scadenza il 1° ottobre, con regole precise e certe. 

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