Tasi, accordo raggiunto. Ai sindaci l’aumento dell’aliquota fino allo 0,8 per mille

Pubblicato il 09 gennaio 2014 Accordo raggiunto non senza polemiche tra la maggioranza politica e il Governo sul discorso Tasi. Dopo vari giorni di discussione, è stato presentato nel tardo pomeriggio dell’8 gennaio un emendamento al decreto Enti locali (Dl n. 151/2013 anche noto come decreto "salva-Roma bis”), che ora dovrà essere formalizzato ai Comuni.

L’emendamento non è entrato nel DL n. 133/2013 (decreto Imu-Bankitalia), come ci si aspettava, perché l’Esecutivo non ha trovato l’accordo sul tetto massimo delle aliquote, è quindi arriverà più tardi visto che il decreto sugli Enti locali è ora all’esame del Senato.

Unica cosa certa la possibilità concessa ai Comuni di ritoccare al rialzo le aliquote della Tassa sui servizi locali.

La correzione prevede, infatti, un aumento dallo 0,1 allo 0,8 per mille delle aliquote Tasi e concede piena flessibilità ai sindaci di spalmare tale maggiorazione tra abitazione principale e altri immobili.

Una condizione è comunque stata posta: i sindaci potranno incrementare le aliquote “esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità”.

Come sottolineato, nel frattempo, dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, il Governo “si impegna comunque a rivedere nel suo complesso la fiscalità locale e soprattutto a definire nuovi margini di allentamento del patto di stabilità interno”.

In termini numerici l’accordo di maggioranza si traduce, per l’anno 2014, in un aumento dell'attuale aliquota massima di Tasi dal 2,5 per mille al 3 per mille sulla prima casa (2,5 previsto dalla legge di Stabilità più lo 0,8 di maggiorazione) e in un superamento del tetto della somma di Imu più Tasi sugli altri immobili dal 10,6 per mille (8,1 di Imu e 2,5 per mille di Tasi), all'11,1 per mille.

Il tutto – secondo le stime – con un aggravio medio di 40 euro per famiglia.

In attesa di vedere formalizzato l’emendamento del Governo sulla Tasi, giunge al capolinea la partita riguardante la mini Imu. E’ stato infatti confermato il pagamento entro il 24 gennaio 2014 nei Comuni dove è stata aumentata l'aliquota base del 4 per mille sulla prima casa.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy