Tassativa è l’inversione dell’onere della prova negli accertamenti bancari

Pubblicato il 25 novembre 2010 La Cassazione, con la sentenza n. 23873 depositata il 24 novembre 2010, nell’accogliere il ricorso delle Entrate contro una sentenza Ctr, chiarisce che rimane a carico del contribuente la prova dei costi sostenuti nell’ambito di un accertamento induttivo di maggior reddito disceso da indagini su movimentazioni bancarie. Pertanto, il giudice non può detrarre una quota forfetaria dal reddito a titolo di costo sostenuto: il contribuente ai fini della detrazione dovrà provare ogni singola operazione effettuata per il pagamento delle spese in oggetto.

I giudici di merito, nel caso esaminato dalla Corte, avevano abbattuto del 50% il reddito accertato induttivamente dal Fisco sulla base del principio che si doveva tener conto in maniera forfetaria di oneri deducibili anche se non documentati, come nel caso di specie, per non sconfinare in una realtà diversa da quella effettiva.
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