Telefisco 2014. Befera: “redditometro pronto, a breve la direttiva”

Pubblicato il 31 gennaio 2014 Il direttore dell’agenzia delle Entrate, Attilio Befera, durante Telefisco 2014 organizzato dal Sole 24 Ore (eDotto è tra gli sponsor), a proposito di redditometro annuncia: “siamo pronti!”. A breve la direttiva.

Inizialmente non si partirà con un numero esagerato di controlli, che verranno limitati ai casi più eclatanti con una preselezione.

Il direttore spiega che sono stati fatti importanti corsi di formazione, agli uomini in forza all’Agenzia, sul “contraddittorio con il contribuente che deve essere ispirato al massimo al rapporto di reciproca fiducia”.

E si apprende che l’indice Istat, il cui riferimento aveva mosso l'intervento del Garante della privacy, sarà preso in considerazione solo relativamente alle spese per elementi certi, legate alla disponibilità di abitazioni e di mezzi di trasporto, secondo la circolare 24/E/2013, come cellulari e utenze.

È smentito, così, quello che si sapeva sul tema, ossia che l’indice sarebbe stato utilizzato nella seconda fase del contraddittorio, quella dell'invito da accertamento con adesione vero proprio, e solo per le spese correnti.

Befera spiega che l’Authority ha bloccato la valenza dell’Indice Istat in relazione proprio alle spese correnti.

Tra le precisazioni, quella della non operatività della presunzione sui prelevamenti nei riguardi dei privati e dell’estensione dell’operatività ai contribuenti minimi, contribuenti, che svolgono un'attività economica in regime contabile agevolato pur non essendo soggetti alla tenuta di scritture contabili (imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità ex articolo 27, comma 3 del decreto legge 98/2011).

Oltre il redditometro. Si apprende, a Telefisco 2014, che la deducibilità dell'Imu dal reddito di impresa e di lavoro autonomo è applicabile dal 2013: l’Imposta relativa agli anni 2012 e precedenti non è deducibile dal reddito anche se pagata nel 2013.
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