Territorio ascoltato sul prelievo relativo ai fabbricati rurali

Pubblicato il 23 febbraio 2011 Ieri, 22 febbraio, nel corso di un'audizione presso la commissione Finanze della Camera, il direttore dell'agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, è intervenuta per illustrare le difformità di interpretazione tra la Cassazione e l'amministrazione finanziaria sulle corrette regole di applicazione del prelievo fiscale ai fabbricati rurali.

Alcune pronunce di Cassazione – spiega il direttore Alemanno - avrebbero posto, infatti, alcune criticità prevedendo, con esplicito riferimento alla esenzione dei fabbricati rurali in tema di ICI, che le abitazioni riconosciute come rurali e gli immobili strumentali all'agricoltura non sono soggette all'imposta solo se classificati, negli atti catastali, rispettivamente, nelle categorie A/6 (Abitazioni di tipo rurale) e D/10 (fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole). A seguito del progressivo consolidamento del predetto indirizzo l’Agenzia, in varie occasioni, ha illustrato il proprio parere e ribadito, con riferimento ai criteri generali già esposti in precedenza, che i requisiti necessari e sufficienti per il riconoscimento del carattere di ruralità di un immobile devono soddisfare le condizioni richiamate all’articolo 9, commi 3 e 3-bis, del decreto legge n. 557/1993 e sono del tutto indipendenti dalla categoria catastale attribuita al medesimo immobile.

La Alemanno evidenzia, in ogni caso, che la questione andrebbe risolta con una soluzione che potrebbe essere individuata “in una specifica norma volta a consentire la piena ed omogenea attuazione del processo di riforma già delineato dal Legislatore con il citato articolo 9 del decreto legge 30 dicembre 1993, n. 557”.

Nel testo dell'intervento, la rappresentante del Territorio ha illustrato, altresì, i risultati dell'attività di verifiche effettuate da parte dell'Agenzia e volte ad individuare i fabbricati iscritti al catasto terreni per i quali siano venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali: nel dettaglio, l'attività di accertamento, alla data del 31 dicembre 2010, ha condotto a censire al catasto edilizio urbano circa 570.000 unità immobiliari, precedentemente ricomprese nell’ambito dei fabbricati rurali in argomento, con un corrispondente incremento di rendita catastale - conseguito nel periodo 2008-2010 - pari a circa 115 milioni di euro.
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