Testamento nullo con incapacità assoluta

Pubblicato il 19 dicembre 2016

In tema di annullamento del testamento, l’incapacità naturale del testatore postula l’esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive, bensì la prova che il soggetto sia stato privo “in modo assoluto”, al momento della redazione dell’atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti o della capacità di autodeterminarsi; prova che grava sull'attore che voglia avvalersi di tale incapacità.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, respingendo il ricorso di alcuni eredi, volto all'annullamento/nullità, per incapacità di intendere e di volere del de cuius, del testamento olografo da quest’ultimo redatto.

L’assunto giurisprudenziale – conclude il Collegio con sentenza n. 26093 del 16 dicembre 2016 – secondo cui è compito di chi vuole avvalersi del testamento dimostrare che esso fu redatto in un momento di lucido intervallo, presuppone che prima sia stata provata la incapacità totale e permanente del de cuius; prova tuttavia, nel caso di specie, ritenuta insussistente. 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy