Trasmissione gerarchica delle informative di reato, conflitto di attribuzione

Pubblicato il 08 novembre 2018

La disciplina della trasmissione per via gerarchica delle informative di reato è lesiva delle attribuzioni costituzionali del Pubblico ministero, garantite dall’articolo 109 della Costituzione.

E’ quanto da ultimo riconosciuto dalla Corte costituzionale, nel pronunciarsi in favore dell’accoglimento del ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari nei confronti del Governo, in relazione all’articolo 18, comma 5, del Decreto legislativo n. 177/2016.

La Consulta accoglie il ricorso del Pm

Si tratta, in particolare, della disposizione secondo cui, a fini di coordinamento informativo, i vertici delle Forze di Polizia sono tenuti ad adottare istruzioni “affinché i responsabili di ciascun presidio di polizia interessato trasmettano alla propria scala gerarchica le notizie relative all’inoltro delle informative di reato all’autorità giudiziaria, indipendentemente dagli obblighi prescritti dalle norme del codice di procedura penale”.

Norma di cui la Consulta ammette la lesività rispetto alle attribuzioni del Pm, “pur riconoscendo che le esigenze di coordinamento informativo poste a fondamento della disposizione impugnata sono meritevoli di tutela”.

La notizia della decisione su polizia giudiziaria e informative di reato è stata anticipata in un comunicato stampa della Corte costituzionale diffuso il 7 novembre 2018.

Si resta in attesa del deposito della sentenza.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Inps, nuovo manuale di classificazione previdenziale

10/10/2025

IA: dal CNDCEC la clausola contrattuale tipo per i professionisti

10/10/2025

Anomalie IVA 2023: segnalazione per la compliance

10/10/2025

Intelligenza artificiale: al via il nuovo reato di deepfake

10/10/2025

Intelligenza artificiale: nuovi obblighi in vigore per aziende e professionisti

10/10/2025

Amianto e protezione dei lavoratori, cosa cambia

10/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy