Via libera definitivo del Senato, nella seduta del 29 maggio 2025, al disegno di legge n. 1308 in materia di reati contro gli animali, nel testo già approvato dalla Camera il 20 novembre 2024.
Il Ddl introduce modifiche in ambito penale volte a rafforzare la tutela degli animali, in linea con i principi costituzionali e con gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea.
Il provvedimento, di iniziativa parlamentare, recepisce le istanze sociali e giuridiche emerse negli ultimi anni a favore di un riconoscimento effettivo della dignità animale.
Con la Legge costituzionale n. 1/2022, si rammenta, è stato riformulato l’art. 9 della Costituzione al fine di attribuire alla Repubblica il compito di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, con espresso riferimento alla protezione degli animali.
Il disegno di legge si colloca in tale solco, attraverso una riforma organica del Titolo IX-bis del Libro II del Codice penale, rubricato “Delitti contro gli animali”, con abbandono della la visione antropocentrica del "sentimento per gli animali" e riconoscendo l'animale come soggetto meritevole di tutela autonoma.
Le modifiche più rilevanti riguardano le seguenti disposizioni:
Viene introdotto, a seguire, il nuovo art. 544-septies c.p., che prevede un aumento della pena fino a un terzo quando il reato è commesso:
Il disegno di legge interviene anche sul codice di procedura penale, introducendo l'art. 260-bis c.p.p., che disciplina l'affidamento definitivo degli animali sequestrati ad associazioni o soggetti autorizzati. È previsto il versamento di una cauzione, con effetti anagrafici sugli animali affidati.
Inoltre, viene disposto il divieto di abbattimento o alienazione degli animali durante le indagini o il processo.
In caso di abitualità nei reati contro gli animali (es. traffico illecito, combattimenti), è prevista l'applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali previste dal codice antimafia, incluse confisca e sorveglianza speciale.
A seguire, viene inserito, nel D.lgs. n. 231/2001, l’art. 25-undevicies, che estende la responsabilità amministrativa a carico delle persone giuridiche coinvolte in reati contro gli animali. Sono previste:
Tra le ulteriori novità si segnalano:
Fauna e habitat naturali: sanzioni più severe in caso di violazioni
Rispetto a tale ultimo ambito, il disegno di legge prevede pene più severe per chi uccide, cattura o detiene specie animali selvatiche protette e per chi distrugge o danneggia habitat naturali situati in aree protette.
Le sanzioni includono l’aumento dell’arresto fino a due anni e ammende più elevate, fino a un massimo di 8.000 euro, con l’obiettivo di rafforzare la tutela della biodiversità e scoraggiare condotte lesive dell’ambiente.
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