Un capo di valore indeterminabile non rende anche la causa di valore indeterminabile

Pubblicato il 05 maggio 2012 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 6765 del 4 maggio 2012, hanno accolto il ricorso ex articolo 111, 7° comma, della Costituzione, avanzato da un legale avverso il provvedimento con cui il giudice di merito, nell’ambito di un procedimento civile in materia successoria, gli aveva liquidato un compenso ritenuto non proporzionato alla particolare controversia.

In particolare, la Suprema corte ha spiegato che, ai fini dell'onorario del difensore, la causa non diviene automaticamente di valore indeterminabile qualora un capo della domanda giudiziale abbia un tale valore. Così, in caso di cumulo di una domanda di valore indeterminabile con una domanda di valore determinato e altissimo, la liquidazione dell’onorario del difensore non può essere inferiore a quello liquidabile in relazione a quest'ultima.
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