Usura: pubblicati i tassi soglia per il quarto trimestre 2025

Pubblicato il 06 ottobre 2025

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2025 il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 25 settembre 2025 che, in attuazione dell’articolo 2 della Legge n. 108/1996, aggiorna i tassi soglia usura validi per il quarto trimestre 2025.

I dati utilizzati derivano dalla rilevazione dei Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) condotta dalla Banca d’Italia nel secondo trimestre 2025 su delega del MEF.

Tali tassi - come illustra dalla Banca d'Italia con comunicato del 30 settembre - sono stati corretti di circa 26 punti base al ribasso, per tener conto della riduzione del tasso BCE sulle operazioni di rifinanziamento principale.

Come si calcolano le soglie  

Come previsto dalla legge antiusura, i tassi soglia vengono determinati aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo quattro punti percentuali. La differenza complessiva tra tasso medio e soglia non può superare otto punti percentuali.

Le soglie individuano il limite oltre il quale gli interessi richiesti o percepiti sono considerati usurari.

Le nuove soglie del quarto trimestre 2025  

In base ai dati ufficiali pubblicati dalla Banca d’Italia, le principali soglie risultano le seguenti (tassi su base annua):

I decreti trimestrali riportano inoltre, a fini conoscitivi, la maggiorazione media dei tassi di mora contrattuali e i compensi medi dei mediatori creditizi, che nel secondo trimestre 2025 sono risultati pari all’1,47 % per i finanziamenti alle imprese e al 6,79 % per quelli alle famiglie.

Entrata in vigore e obblighi informativi  

NOTA BENE: I nuovi tassi soglia trovano applicazione dal 1° ottobre al 31 dicembre 2025.

Gli intermediari sono tenuti ad esporre i valori aggiornati presso le proprie sedi e filiali.

Il superamento delle soglie comporta la nullità della clausola sugli interessi e può configurare il reato di usura di cui all’art. 644 c.p.

Quadro di stabilità  

Nel proprio comunicato, Banca d’Italia evidenzia una sostanziale stabilità dei tassi medi rispetto al trimestre precedente, in linea con la moderata riduzione dei tassi di politica monetaria dell’Eurosistema.

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