Validità delle cartelle di pagamento notificate via Pec

Pubblicato il 17 novembre 2016

Le notifiche con la posta elettronica certificata coinvolgono diversi aspetti del contenzioso tributario, che vanno dalla notifica degli avvisi di accertamento delle cartelle di pagamento alla trasmissione degli atti processuali. L’utilizzo e la diffusione delle nuove tecnologie nei processi di notificazione degli atti amministrativi, in particolare di quelli tributari, rappresenta uno degli obiettivi del legislatore, al conseguimento di una maggiore efficienza ed economicità nei procedimenti. Si pensi alla recente possibilità di notificare le cartelle di pagamento via Pec e gli atti inerenti alla voluntary disclosure, come pure alla modalità con le quali sono messe a disposizione dei contribuenti le informazioni riguardanti i processi verbali di constatazione.

 

La normativa attuale (molto diversificata) regola i procedimenti di notifica differenziando le modalità da seguire in base alla tipologia di atti, in particolare vi sono oltre alle regole generali di notifica degli atti amministrativi, ad esempio, le regole per :

Altre disposizioni riguardano le notifiche delle ordinanze di ingiunzione, che possono avvenire anche per posta da parte dell’ufficio che adotta l’atto, delle infrazioni del codice della strada, dei provvedimenti dell’autorità di pubblica sicurezza che provvedono mediante gli agenti della forza pubblica o del messo comunale, degli avvisi di addebito dell’Inps che prevede l’utilizzo del messo comunale e dell’agente di polizia municipale solo in seguito alla stipula di apposita convenzione fra Comune e Inps, ma che ammette anche l’utilizzo della Pec essendo l’avviso di addebito un atto con valore di titolo esecutivo.

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