Varia il canone di smaltimento? Causa al giudice ordinario

Pubblicato il 30 maggio 2014 Spetta al giudice ordinario decidere le cause che hanno ad oggetto la variazione del canone percepito in relazione a un servizio pubblico in concessione (nella specie, un servizio di smaltimento dei rifiuti).

E ciò quando sia stato posto in essere un comportamento dell'organo deliberativo competente a esprimere la volontà dell'ente, preceduto dall'esercizio positivo del potere discrezionale in ordine alla concessione della revisione.

Posizione dell'appaltatore come diritto soggettivo

Ed infatti, relativamente alla revisione del prezzo degli appalti di opere pubbliche, la posizione dell'appaltatore, che è interesse legittimo, “acquista natura e consistenza di diritto soggettivo, tutelabile davanti al giudice ordinario, solo quando l'amministrazione abbia già adottato un espresso provvedimento attributivo o tenuto un comportamento tale da comportare implicito riconoscimento del relativo diritto”.

È quanto statuito dalle Sezioni unite civili di Cassazione con sentenza n. 12063 del 29 maggio 2014.
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