Versamenti ingiustificati e contratti di locazione con compenso non dichiarato legittimano l’accertamento induttivo

Pubblicato il 20 giugno 2012 La Corte di cassazione, con la ordinanza n. 10101 del 19 giugno 2012, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano considerato legittimo l’accertamento induttivo disposto dall’amministrazione finanziaria nei confronti di un mediatore immobiliare e fondato su versamenti ingiustificati presenti nel conto corrente nonché sul reperimento, presso la di lui abitazione, di diversi contratti di locazione rispetto ai quali lo stesso non aveva dichiarato alcun compenso.

Nei casi come quello di specie – precisa la Suprema corte - in cui l'accertamento tributario si fonda su verifiche di conti correnti bancari del contribuente, spetta a quest’ultimo, con inversione dell'onere della prova, dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria non siano riferibili ad operazioni imponibili; per contro, l’amministrazione è esclusivamente tenuta ad allegare i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

MIMIT, nuovi incentivi per le aree di crisi industriale di Brindisi e del Leccese

28/10/2025

Assunzione a termine: attenzione alla causale sostitutiva. I requisiti essenziali

28/10/2025

Nuovi codici ATECO e adempimenti collegati

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy