Verso la pensione anticipata con penalizzazioni

Pubblicato il 21 maggio 2015

Alla conclusione del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 2015, il Presidente del Consiglio ha anticipato che nella prossima Legge di Stabilità, dovrebbe essere previsto un nuovo intervento sulle pensioni che permetta a chi intende andare in pensione prima, di farlo, rinunciando però ad una parte dell’assegno.

La linea della flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, che creerebbe anche più occasioni di lavoro per i giovani, si sta, quindi, affermando e il sottosegretario all’Economia, Baretta, ha parlato della proposta di legge firmata insieme con Cesare Damiano ed altri deputati che ipotizza l’applicazione, sulla quota retributiva della pensione, di una decurtazione del 2% per ogni anno di anticipo, a partire dai 62 anni, rispetto all’età di riferimento per la pensione di vecchiaia.

Tale penalizzazione dovrebbe attenuarsi gradualmente se gli anni di contributi sono più di 35.

La speranza è che l’entrata in vigore delle nuove regole previdenziali avvenga già dall’inizio del 2016, e questo, pur potendo comportare una spesa eccessiva nel breve termine a causa della fuga in massa verso la pensione, porterebbe ad un risparmio rispetto allo speso negli ultimi anni fra esodati e cassa integrazione in deroga.

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