Bonus Export Digitale Plus 2024 per le micro e piccole imprese manifatturiere

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Bonus Export Digitale Plus 2024 per le micro e piccole imprese manifatturiere

Con l’approssimarsi della chiusura della finestra temporale, prevista per il 12 aprile 2024, per l’inoltro delle domande per il Bonus export digitale plus, si ripropone una guida sul progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia ICE, gestito da Invitalia, che ha la finalità di sostenere le microimprese manifatturiere sui mercati esteri.

Bonus Export Digitale Plus, cosa è

Con Bando dell’8 gennaio 2024, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme all’Agenzia ICE hanno delineato la disciplina per la concessione e l’erogazione di contributi – in forma di bonus – finalizzati a sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione delle micro e piccole imprese manifatturiere (mPI), anche aderenti alle reti o ai consorzi, mediante l’impiego delle soluzioni digitali e consulenziali per l’export disponibili sul mercato.

Si tratta del cosiddetto Bonus Export Digitale Plus, il contributo a fondo perduto dedicato all'export digitale, attivo dal 9 febbraio 2024. Il soggetto gestore dell'intervento è Invitalia.

NOTA BENE: Le domande di accesso al contributo devono essere presentate dalle ore 10:00 del 13 febbraio alle ore 10:00 del 12 aprile 2024, esclusivamente online, tramite il sito https://padigitale.invitalia.it.

Vediamo a chi è rivolto il bando, quali sono le spese ammissibili e in che consistono le agevolazioni finalizzate a dare una spinta alle micro-imprese manifatturiere impegnate nell'export in digitale.

Bonus Export Digitale Plus, soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, anche aggregate in reti o consorzi.

Le micro e piccole imprese manifatturiere devono avere il codice ATECO primario C). Alle reti e ai consorzi di mPI devono aderire almeno cinque mPI aventi i requisiti richiesti per essere ammessi al bando.

Nello specifico, alla data di presentazione della domanda di concessione e alla data di richiesta di erogazione del contributo, tutte le mPI – anche aderenti alle reti o ai consorzi – devono avere:

  • meno di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a dieci milioni di euro, secondo quanto previsto dal regolamento di esenzione;
  • avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
  • sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia.

Inoltre, le suddette micro imprese devono essere:

  • in stato di attività e risultare iscritte al Registro delle Imprese;
  • non sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • iscritte presso INPS o INAIL e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), valido alla data di presentazione della domanda;
  • in regola con gli adempimenti fiscali;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive.

NOTA BENE: I soggetti beneficiari che hanno ottenuto l’agevolazione a valere sulla precedente misura “Bonus per l’Export Digitale” possono richiedere il contributo solo se hanno completato l’iter agevolativo e hanno rendicontato nei termini. I soggetti beneficiari già assegnatari del “Bonus per l’Export Digitale” destinatari di provvedimenti di revoca, di decadenza per rinuncia o per mancata rendicontazione non possono accedere al contributo.

Inoltre, sono state previste delle misure straordinarie a sostegno delle imprese dei territori dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpite dall’alluvione del maggio 2023 e dei territori della Toscana alluvionati a novembre 2023.

Per approfondire si rinvia al post: "Alluvione Toscane, proroga adementi e stop mutui".

Spese ammesse al contributo per l’export in digitale

Sono ammissibili al contributo:

  • le spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
  • le lespese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
  • le spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management – CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
  • le spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
  • spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
  • le spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
  • i servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
  • le spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
  • le spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
  • le spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo dei suddetti processi.

In nessun caso, invece, sono ammissibili al contributo le spese:

  • per l’acquisto generico di hardware che non rientrino nelle necessità indicate;
  • per imposte, tasse e oneri sociali;
  • legali e notarili;
  • relative alle ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali;
  • per costi diretti relativi all’acquisizione o alla registrazione e alla tutela della proprietà intellettuale
ATTENZIONE: Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori inseriti in un apposito elenco.

I servizi, infatti, potranno essere acquisiti esclusivamente dai fornitori rientranti nell’elenco tenuto presso l’ente erogatore che verrà reso disponibile all’impresa richiedente in sede di domanda.

Export digitale, il bonus

Il contributo è concesso in regime “de minimis” per i seguenti importi:

  • 10.000 euro alle micro e piccole imprese manifatturiere a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 12.500 euro;
  • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

Non è in ogni caso erogabile alcun contributo a fronte di spese ammesse di importo inferiore ad euro 12.500,00 per le mPI e ad euro 25.000,00 per le reti o i consorzi.

NOTA BENE: Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte al suddetto elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.

Presentazione domanda

La domanda per richiedere il contributo può essere presentata dalle 10:00 del 13 febbraio alle 10:00 del 12 aprile 2024. Oppure fino ad esaurimento delle risorse.

È necessario:

  • essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CNS);
  • accedere all'area riservata per compilare online la domanda;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

A seguito della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, all’impresa richiedente viene comunicato il Codice unico di progetto (CUP), che deve essere riportato su ciascun giustificativo di spesa e titolo di pagamento connessi al programma di investimento agevolato.

Invece, le domande di iscrizione all’elenco delle società fornitrici devono essere trasmesse esclusivamente tramite la piattaforma informatica dedicata disponibile nell’apposita area riservata dalle ore 10:00 del 13 febbraio 2024 alle ore 17:00 del 30 settembre 2024. 

La domanda di iscrizione all’elenco è riservata al rappresentante legale della società fornitrice come risultante dal Registro delle Imprese.

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