Certificazione unica Bozza online

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Certificazione unica Bozza online

Parte la stagione delle dichiarazioni dei redditi 2017, con la pubblicazione online da parte dell'Agenzia delle Entrate della Bozza della Certificazione Unica (CU2017), riguardante i redditi del 2016, e delle relative istruzioni, che i sostituti d'imposta dovranno consegnare ai loro sostituiti (dipendenti, pensionati, professionisti, agenti, lavoratori occasionali ecc.) e, poi, trasmettere telematicamente al Fisco.

Il nuovo modello CU ordinario ha recepito diverse recenti novità normative.

Più tempo per la consegna al dipendente

In primo luogo, il nuovo modello di CU2017 ha recepito la modifica apportata dal Dl fiscale n.193/2016 all’articolo 4, comma 6-quater, del Dpr 322/1998, che stabilisce che, dall'anno 2017, con riferimento alle certificazioni riguardanti il periodo d’imposta 2016, la data di consegna del modello “agli interessati” è stata spostata dal 28 febbraio al “31 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti”.

Pertanto, resta ferma la scadenza del 7 marzo 2017 per la trasmissione telematica delle certificazioni uniche da parte dei datori di lavoro e degli enti pensionistici all'Agenzia delle Entrate, mentre il termine per la consegna delle stesse guadagna un mese e si fissa al 31 marzo 2017, anziché al 28 febbraio, seguendo l’invio del modello all’Agenzia.

Dal prossimo anno, infatti, prima vi sarà l’invio telematico all’Amministrazione finanziaria e, poi, vi sarà la consegna ai sostituiti.

Nuova sezione per i premi di risultato

La nuova CU2017 prevede una nuova sezione ad hoc per gestire le somme erogate nel 2016 per i premi di risultato, la partecipazione agli utili d’impresa da parte dei lavoratori e i benefit detassati.

Si tratta di una sezione che recepisce le novità adottate con la legge di Stabilità 2016, che per i dipendenti del settore privato, ha disposto l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali del 10% per le somme percepite a titolo di premi di risultato.

Il beneficio della tassazione agevolata viene riconosciuto ai lavoratori del settore privato, che abbiano percepito redditi da lavoro dipendente di importo non superiore a 50mila euro nell'anno precedente a quello in cui le somme agevolate sono state percepite.

Lavoratori impatriati

Come si legge nel comunicato stampa del 15 dicembre 2016, nel modello in bozza sono presenti anche alcuni specifici campi che sono stati inseriti per la gestione del regime di cui al Dlgs n. 147/2015 relativo ai cosiddetti lavoratori rimpatriati.

Si tratta di coloro che trasferiscono la residenza in Italia e che producono, nel territorio dello Stato, redditi da lavoro dipendente, ma questi ultimi concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 70% del suo ammontare.

Infine, è stata inserita una nuova sezione per gestire i dati relativi ai rimborsi di beni e servizi effettuati dal datore di lavoro, non soggetti a tassazione.

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