Conferma della sanzione disciplinare congruamente motivata

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Con sentenza n. 14312 del 24 giugno 2014, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato da un professionista contro la pronuncia con cui i giudici di merito avevano confermato, nei suoi confronti, la sanzione disciplinare della censura.

In particolare, la Suprema corte ha aderito alle doglianze del ricorrente il quale lamentava che la decisione sulla sanzione non fosse congruamente motivata.

E nella specie, i giudici di legittimità hanno evidenziato che dalla lettura del provvedimento impugnato non emergeva neppure quale fosse la tipologia di infrazione disciplinare contestata.

Nello stesso, inoltre, la fondatezza delle censure svolte contro la decisione del Consiglio dell'Ordine era stata esclusa sulla base dell'apodittica affermazione secondo la quale “il provvedimento risulta adeguatamente motivato con riferimento alla condotta tenuta dall'iscritto e la sanzione appare congrua”.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi – Notizie, In breve, p. 40 - La censura va sempre motivata

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