Analisi dei dati e selezione dei contribuenti a rischio tra le azioni di contrasto all'evasione

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Analisi dei dati e selezione dei contribuenti a rischio tra le azioni di contrasto all'evasione

Sono stati forniti, in un recente documento di prassi dell’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 19 dell’8 agosto 2019), gli indirizzi operativi e le linee guida in merito allo svolgimento, con riferimento al periodo 2019/2020, delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale, consulenza, contenzioso e tutela del credito erariale.

Tali attività sono altresì volte al raggiungimento degli obiettivi indicati nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2019/2021, in particolare per il contrasto all’evasione, firmato il 30 aprile 2019 dal Ministro dell'economia e delle finanze.

I punti su cui si focalizza l’Agenzia delle Entrate riguardano la promozione dell’adempimento spontaneo, attraverso la costruzione di una interlocuzione costante e preventiva con il contribuente, le attività di controllo destinate in modo specifico a macro-tipologie di contribuenti, utilizzando le nuove fonti di dati disponibili che derivano in particolare dalla fatturazione elettronica, dai corrispettivi telematici e dalla cooperazione internazionale per quanto riguarda i redditi prodotti e i conti finanziari detenuti all’estero. Si tratta, inoltre, di ampliare la capacità di analisi dei dati stessi, attraverso l’innovazione degli strumenti tecnologici a disposizione, di garantire l’interpretazione delle norme tributarie mediante l’emanazione di circolari e risoluzioni e di ottimizzare l’attività di consulenza con tempi di risposta brevi.

La semplificazione degli adempimenti fiscali e l’impulso al contrasto all’evasione sono due priorità, declinate in funzione delle diverse tipologie di contribuenti, anche attraverso un coordinamento rafforzato tra strutture centrali e regionali, una intensa collaborazione con la Guardia di Finanza e uno strutturato scambio di informazioni con le amministrazioni fiscali estere.

Con la riorganizzazione delle strutture dell’Agenzia, avviata lo scorso anno, sono migliorate le modalità di intervento sinora adottate, ottimizzando l’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, valorizzando le sinergie e differenziando le tipologie di contribuenti, in un’ottica di valorizzazione delle forme di dialogo e di interlocuzione con gli stessi.

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