Decreto fiscale in Gazzetta Dalla rottamazione cartelle 1,1 miliardi

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Decreto fiscale in Gazzetta Dalla rottamazione cartelle 1,1 miliardi

Il decreto legge fiscale n. 148/2017 collegato alla Legge di bilancio 2018, approvato dal CdM di venerdì 13 ottobre 2017, è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 142 del 16 ottobre.

Entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione.

Il provvedimento, rubricato “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”, si divide in 21 articoli suddivisi in tre Titoli.

Nuova rottamazione cartelle esattoriali

All'articolo 1 del Dl n. 148/2017 viene prevista la possibilità di una “Estensione della definizione agevolata dei carichi”.

La nuova rottamazione delle cartelle con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione riguarda i carichi dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 (la precedente rottamazione comprendeva i carichi fino al 31 dicembre 2016).

Il decreto, inoltre, fissa anche i termini per il pagamento delle rate in scadenza nei mesi di luglio e settembre 2017, individuando come nuova data il 30 novembre 2017. In tal modo i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non avevano potuto effettuare i versamenti vengono riammessi alla sanatoria senza ulteriore addebito.

Infine, è contemplato anche un ripescaggio per i contribuenti che sono stati esclusi dalla precedente definizione agevolata: è prevista, infatti, la remissione in bonis dei soggetti che, pur avendo presentato istanza di adesione ai sensi del DL n. 193/2016, sono decaduti dal beneficio per non aver saldato prima tutte le rate scadute del vecchio piano di dilazione con Equitalia, in essere alla data del 24 ottobre 2016.

Per essere riammessi alla facoltà di sanare le proprie cartelle esattoriali, il debitore deve:

- presentare, entro il 31 dicembre 2017, apposita istanza all'agente della riscossione, con le modalità e in conformità alla modulistica pubblicate sul sito internet dell'Agenzia Entrate-Riscossione entro il 31 ottobre 2017;

- pagare, con le seguenti modalità:

1) in unica soluzione, entro il 31 maggio 2018, l'importo delle predette rate scadute e non pagate. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo determina automaticamente l'improcedibilità dell'istanza;

2) nel numero massimo di tre rate di pari ammontare, scadenti nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018, le somme dovute, oltre agli interessi che decorrono dal 1° agosto 2017.

Per coloro che vogliono aderire alla nuova sanatoria dei carichi 2017, entro il 31 marzo 2018, l’agente della riscossione comunicherà per posta ordinaria l’importo dei carichi definibili dei quali non è ancora stata ufficializzata l’esistenza. Il debitore entro il 15 maggio 2018 dovrà presentare apposita domanda, avvalendosi dei moduli che il concessionario alla riscossione renderà disponibili entro fine mese.

Secondo i calcoli dell'Esecutivo, con la riapertura della rottamazione bis si incasserà circa 1,1 miliardi di euro nel 2018. L'estensione della procedura anche ai ruoli posti in riscossione nel 2017 dovrebbe fruttare 553 milioni di euro; mentre dal ripescaggio degli esclusi si attende un gettito stimato pari a 518 milioni di euro.

Il miliardo di euro atteso dalla riapertura della rottamazione delle cartelle esattoriali dovrebbe permettere di coprire il "buco" di 1.070 milioni di euro derivante dal minor gettito realizzato, rispetto alle previsioni, con la procedura di collaborazione volontaria (Voluntary bis).

Nel collegato fiscale anche un ritocco normativo che interessa le università italiane che avevano aderito alla definizione agevolata dei debiti, ai sensi del Dl n. 193/2016.

Alcuni di questi atenei, infatti, non hanno poi rispettato l'appuntamento alla cassa, rischiando di vanificare l'opportunità di rimettersi in regola con il Fisco. Per tali soggetti, quindi, è stata disposta non solo la proroga a novembre 2017, come per la generalità degli altri contribuenti, ma anche un ulteriore lasso di tempo con la possibilità di effettuare i versamenti entro il 30 novembre 2018.

Split payment ampio dal 2018

L'articolo 3 del Dl 148/2017 allarga l'ambito di applicazione del meccanismo di riscossione dell’Iva tramite il cosiddetto “split payment” estendendolo a tutte le società controllate della Pubblica amministrazione.

Nello specifico, il meccanismo di cui all'articolo 17 ter del DPR 633/72 (scissione dei pagamenti dell’Iva sull’acquisto di beni e servizi) è stato esteso anche agli enti pubblici economici, alle aziende speciali, alle fondazioni e società partecipate

Lo scopo della disposizione è, da una parte, di omogeneizzare, rispetto ai principi della specifica regola, l’applicazione della norma, e, dall'altra, di escludere dall’obbligo tutti quei soggetti per i quali l’applicazione della regola risulta incoerente o addirittura inapplicabile.

Il Decreto legge n. 148/2017 prevede che le modalità di attuazione delle norme sopra citate, aventi effetto a partire dal 1° gennaio 2018 e che si applicano alle operazioni per le quali è emessa fattura a partire dalla stessa data, saranno stabilite con decreto del MEF da emanare entro 45 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto legge.

Allegati Links Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 16 ottobre 2017 - Varato il Decreto legge fiscale Stop all'Iva e nuova rottamazione cartelle – Moscioni
  • eDotto.com – Edicola del 17 ottobre 2017 - La legge di Bilancio 2018 è approvata dal Consiglio dei ministri – G. Lupoi

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