Il Decreto Bollette è legge, ok definitivo dal Senato. Cosa prevede

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Il Decreto Bollette è legge, ok definitivo dal Senato. Cosa prevede

Il decreto Bollette è legge grazie all’approvazione definitiva, in seconda lettura, dell’Aula del Senato: con 99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni, giovedì 25 maggio, infatti, è stata rinnovata la fiducia al Governo, approvando definitivamente il testo del Ddl di conversione del decreto legge n. 34/2023, già licenziato dalla Camera.

La Legge n. 56 del 26 maggio 2023, di conversione del Dl n. 34/2023, è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2023. Sullo stesso numero anche il testo coordinato del Decreto Bollette.

Le disposizioni del provvedimento entrano in vigore il 30 maggio 2023.

Decreto Bollette da 4,8 miliardi di euro

Il provvedimento ha un valore complessivo per oltre 4,8 miliardi, da ripartire su tre fronti principali:

  1. il primo capitolo è riservato alle misure per fronteggiare il caro-energia con circa 3,57 miliardi di euro destinati al bonus sociale per il secondo trimestre 2023, al contributo straordinario per le imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas fino a giugno e al credito d'imposta per le imprese energivore da utilizzare entro la fine dell'anno;
  2. il secondo capitolo con 1,085 miliardi è dedicato alla salute per il payback dei dispositivi medici e le misure per i medici «gettonisti»;
  3. il terzo capitolo è quello fiscale con le norme che riscrivono il calendario della Tregua fiscale, con costi valutati intorno a 15 milioni di euro.

Vediamo quali sono le principali novità entrate nel testo definitivo del provvedimento

Dl Bollette, ulteriori misure di supporto per l’acquisto di energia elettrica e gas

Come detto il capitolo principale di spesa del provvedimento è quello dedicato a fronteggiare il cosiddetto caro-bollette, prevedendo una serie di norme per il sostegno a famiglie e imprese per far fronte al rincaro dei prezzi di energia elettrica e gas naturale.

Il provvedimento, quindi, tra le sue misure prevede:

  • il rafforzamento del bonus sociale per elettricità e gas con la rideterminazione delle agevolazioni tariffarie per determinate categorie svantaggiate;
  • la riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il secondo trimestre del 2023;
  • un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Analogamente, durante l’iter di conversione in legge è stato anche incrementato di 10 milioni di euro, da 25 a 35, per l’anno 2023, il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”.

Inoltre, sono stati specificati più in dettaglio gli interventi finalizzati al risparmio energetico relativamente ai quali è stato autorizzato il cumulo tra agevolazione fiscale e contributo regionale (ovvero delle province autonome di Trento e Bolzano), qualora consentito dalle norme che regolano quest’ultimo, fermo restando che la somma dei due benefici non deve superare il 100% della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.

Start up innovative, credito d’imposta per gli investimenti green

Una specifica agevolazione viene riconosciuta alle start up innovative che sono impegnate in attività di ricerca e sviluppo finalizzate a creare soluzioni innovative per realizzare strumenti e servizi tecnologici avanzati che garantiscano la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.  

NOTA BENE: L’agevolazione è riservata alle start up innovative costituite a decorrere dal 1° gennaio 2020 e operanti nei settori dell’ambiente, dell’energia da fonti rinnovabili e della sanità.

Tale misura, per il solo anno 2023, è finanziata con due milioni di euro.

Il beneficio consiste in un credito d’imposta, fino a un importo massimo di 200mila euro, in misura non superiore al 20% delle spese sostenute, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Il bonus deve, poi, essere esposto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è riconosciuto e in quelle dei periodi d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Dl Bollette, il capitolo fiscale con la proroga del calendario delle scadenze

Si ricorda che un capitolo ad hoc del provvedimento è destinato alla proroga dei termini di alcuni istituti contenuti nella cosiddetta Tregua fiscale, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 nonché l'estensione di alcune misure.

Le disposizioni approvate vanno:

  • dalla proroga dei termini per la definizione agevolata di atti non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio 2023 e divenuti definitivi;
  • alla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, mediazione e conciliazione giudiziale.

NOTA BENE: Per accedere alla regolarizzazione, la notifica della cartella di pagamento deve essere precedente all'entrata in vigore della legge di bilancio 2023 che ha introdotto l'istituto.

Si rimanda, per un approfondimento, al post: “Decreto bollette, riscritto il calendario della Tregua fiscale”.

Da ricordare, inoltre, che durante l’iter di conversione in legge è stata introdotta una specifica disciplina che consente di estendere la Tregua fiscale anche agli importi non riscossi dei Comuni e degli altri enti locali.

Approvata, infatti, una specifica disciplina che consente agli enti territoriali, qualora si avvalgano della riscossione diretta delle proprie entrate o affidino tale servizio a soggetti privati, di applicare alcuni istituti deflativi del contenzioso disciplinati dalla legge di bilancio 2023, e cioè lo stralcio dei debiti fino a mille euro e la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione.

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