Prospetto aliquote IMU, c’è la proroga

Pubblicato il



Prospetto aliquote IMU, c’è la proroga

Il Decreto legge n. 132 del 2023 (cosiddetto Decreto Proroghe fiscali), convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 170 del 2023, ha disposto all’articolo 6-ter che l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell'IMU tramite l'elaborazione del Prospetto di cui all'articolo 1, commi 756 e 757, della Legge n. 160 del 2019, accedendo all'applicazione informatica disponibile nel Portale del federalismo fiscale, decorra dall’anno di imposta 2025.

La conferma arriva da un comunicato stampa del Dipartimento delle Finanze del MEF, del 30 novembre 2023.

Per un approfondimento sulla legge di conversione del Decreto Proroghe fiscali si rinvia al post: E’ legge il decreto proroghe fiscali. Proroga per ravvedimento speciale”.

Prospetto informatico aliquote IMU e applicazione Gestione IMU

Si ricorda che il Prospetto informatico delle aliquote IMU è stato introdotto con decreto delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 luglio scorso, in attuazione dell’articolo 1, comma 756, della Legge 160/2019.

A seguito di tale disposizione normativa, i comuni avranno il potere di differenziare le aliquote IMU esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con tale decreto del MEF.

Nel dettaglio, l'articolo 2 del suddetto decreto prevede l’individuazione di sei macro categorie di immobili. Il comune, nell'ambito della propria autonomia regolamentare, ha facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all'interno di ciascuna delle fattispecie esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate nell'allegato A al provvedimento.

NOTA BENE: I comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle finanze il Prospetto, recante le fattispecie di interesse selezionate, tramite l'applicazione informatica disponibile nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale.

Conseguentemente, l’applicazione informatica denominata “Gestione IMU” con cui i comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo Prospetto resterà a disposizione dei comuni, ai fini del proseguimento della fase sperimentale (che indicherà il 2024 come anno di compilazione), volta a simulare l’elaborazione del Prospetto.

ATTENZIONE: L’obbligo che avrebbe dovuto avere efficacia a decorrere dalle deliberazioni riferite all’anno d’imposta 2024 è stato prorogato.

Elaborazione prospetto IMU dal 2025

Nel comunicato del 30 novembre 2023, il MEF sottolinea come l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del Prospetto informatico decorre solo dall’anno di imposta 2025 e, pertanto, i Prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza.

Ne consegue che per l’anno di imposta 2024, i comuni devono continuare a trasmettere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU secondo le modalità sinora utilizzate, vale a dire tramite l’inserimento del testo della delibera stessa nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale.

ATTENZIONE: Per l’anno 2024, quindi, non vige l’obbligo di diversificare le aliquote dell’IMU utilizzando le fattispecie individuate nel decreto del 7 luglio 2023 e, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge, si applicano, ai sensi dell’art. 1, comma 169, della Legge n. 296 del 2006, le aliquote vigenti nell’anno di imposta 2023.

A seguito, poi, dell’approvazione dell’emendamento inserito in sede di conversione al DL n 132/2023, che ha disposto lo slittamento dell'obbligo al 2025, il MEF ha ripubblicato le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU, che sono state aggiornate rispetto a quelle allegate al comunicato del 21 settembre 2023.

Infine, il MEF precisa che nei confronti dei comuni appartenenti alla regione Friuli-Venezia Giulia e alle province autonome di Trento e di Bolzano non trovano applicazione le disposizioni di cui alla legge n. 160 del 2019 in materia di IMU e, quindi, non sussiste l’obbligo di redigere la delibera tramite l’elaborazione del Prospetto.

IMU anno 2023, il saldo entro il 18 dicembre

Il saldo IMU va versato entro il 16 dicembre dell'anno di riferimento.

L’imposta dovuta sugli immobili diversi dall’abitazione principale si paga, infatti, in due quote annuali. La prima, ossia l’acconto IMU, doveva essere versata entro il 16 giugno; il saldo entro il 16 dicembre.

Cadendo il 16 dicembre 2023 di sabato, il versamento della seconda rata dell’Imposta per l’anno 2023, a saldo e conguaglio di quanto dovuto per l’intero anno, slitta a lunedì 18 dicembre 2023.

Il Dipartimento delle Finanze, recentemente, ha fornito delle utili indicazioni per il versamento di questa seconda rata dell’IMU per il 2023, stabilendo che il versamento deve essere effettuato sulla base delle delibere adottate dal comune per lo stesso anno 2023 a condizione che:

  • la delibera sia stata approvata entro il 15 settembre 2023;
  • la delibera sia stata pubblicata sul sito internet www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre 2023.

Con riferimento alla prima condizione è da segnalare che nel caso in cui si riscontri che, per l’anno 2023, la delibera sia stata approvata dal comune oltre il termine del 15 settembre 2023, il versamento va effettuato tenendo conto delle aliquote dell’IMU vigenti nell’anno d’imposta 2022. Ciò in quanto l’art. 1, comma 169, della Legge n. 296 del 2006 prevede che, in caso di mancata approvazione delle aliquote entro il termine stabilito per l’adozione del bilancio di previsione, le stesse “si intendono prorogate di anno in anno”.

La delibera adottata oltre i suddetti termini è da considerarsi, in ogni caso, applicabile ove costituisca esercizio da parte del comune del potere di autotutela amministrativa volto all'eliminazione di un vizio di legittimità o alla correzione di un errore materiale, nonché nelle fattispecie espressamente previste dalla legge, tra le quali va menzionato il dissesto finanziario, per effetto del quale l’ente locale è tenuto a deliberare le aliquote nella misura massima consentita e deve farlo a prescindere dall’avvenuta scadenza del termine di approvazione del bilancio.

Con riferimento alla seconda condizione, nel caso in cui non vi sia alcuna delibera dell’IMU pubblicata per l’anno 2023, oppure la delibera sia stata pubblicata oltre la data del 28 ottobre 2023, il versamento del saldo deve essere effettuato sulla base delle aliquote vigenti nell’anno d’imposta 2022, in quanto in materia di IMU la pubblicazione delle delibere sul sito internet www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre di ciascun anno costituisce condizione affinché le stesse acquisiscano efficacia per l’anno di riferimento.

Inoltre, devono essere considerate efficaci, anche se pubblicate oltre il 28 ottobre 2023, le delibere adottate dai Comuni in dissesto finanziario, in quanto essi sono tenuti a deliberare le aliquote nella misura massima consentita, e quelle adottate nell’esercizio del potere di autotutela amministrativa volto all'eliminazione di un vizio di legittimità o alla correzione di un errore materiale.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito