Anche il contratto tipico può celare un abuso del diritto

Pubblicato il 21 maggio 2010
La Corte di cassazione, Sezione tributaria, con sentenza n. 12249 depositata il 19 maggio, ha accolto il ricorso presentato dall'Agenzia delle entrate avverso la decisione con cui le corti territoriali di merito avevano escluso che un contratto di comodato, stipulato tra una Srl ed un'associazione sportiva, potesse celare un'operazione abusiva. Secondo le commissioni, infatti, non poteva essere sindacato un contratto che era tipico, privo di concrete finalità illecite e realmente voluto dalle parti.

Il Fisco, tuttavia, aveva contestato che proprio attraverso la conclusione di un contratto tipico, e, pertanto, formalmente lecito, le parti avevano in realtà perseguito il fine esclusivo di elusione della normativa fiscale. Ed infatti, con il contratto di comodato, peraltro gratuito, la Srl aveva concesso all'associazione sportiva, composta dalla medesima compagine sociale, la gestione di alcuni impianti. L'associazione, così, incassava le quote associative degli iscritti per l'utilizzo degli impianti senza che le stesse venissero tassate.

Anche per i giudici di Cassazione tale regolamentazione negoziale era piuttosto anomala e, proprio in quanto tale, avrebbe dovuto trovare la sua giustificazione in rilevanti ed evidenti ragioni economiche. Per contro, la Srl aveva addotto motivi di convenienza del tutto generici e non ben precisati. Proprio in considerazione di ciò, la Cassazione, cassando le decisioni di merito, ha ritenuto valido l'accertamento effettuato dal Fisco.
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