Approvato DDL semplificazioni: novità su fisco, burocrazia e ambiente

Pubblicato il 05 agosto 2025

Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, il Governo Meloni ha varato — con procedura d’urgenza — un nuovo disegno di legge per la semplificazione delle imprese, volto a snellire oneri burocratici, alleggerire adempimenti fiscali e agevolare l’attività economica sul territorio. Un intervento mirato e trasversale che prosegue il percorso di “disboscamento normativo” già avviato dalla Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di arrivare a 600 procedure semplificate entro il 2026, come previsto dal PNRR.

Il disegno di legge rappresenta un passo decisivo per migliorare il rapporto tra il sistema produttivo e le istituzioni, e interviene in particolare su:

Il provvedimento si affianca ad altri due interventi normativi approvati nella stessa seduta: un decreto legge in materia di giustizia e un disegno di legge per il rilancio economico dei territori colpiti da crisi produttive, in particolare nel Centro Italia.

La struttura del disegno di legge

Il Ddl “Semplificazioni per le imprese” (ancora in bozza) si snoda in 23 articoli, suddivisi per ambiti tematici e corredati da disposizioni attuative che saranno definite con successivi decreti ministeriali. Ogni articolo affronta una specifica criticità burocratica segnalata dal mondo produttivo, proponendo interventi pratici e puntuali. L’attuazione delle misure avverrà gradualmente, tramite protocolli d’intesa tra ministeri e associazioni di categoria, garantendo così certezza normativa e tempi più brevi per le autorizzazioni.

Nei paragrafi seguenti, analizzeremo in dettaglio le principali semplificazioni fiscali, ambientali e amministrative.

Semplificazioni fiscali: meno obblighi, più chiarezza

Il disegno di legge introduce una serie di misure puntuali che semplificano la vita fiscale delle imprese, intervenendo su obblighi documentali, scadenze tributarie e sanzioni. Ecco le novità principali.

Fatture Transizione 4.0 e 5.0: via i riferimenti normativi, arriva il codice identificativo

Una delle principali innovazioni riguarda la semplificazione delle fatture per beni agevolati nell’ambito dei crediti d’imposta “Transizione 4.0” e “Transizione 5.0”. In base all’articolo 1 del Ddl, non sarà più necessario indicare in fattura l’intero riferimento normativo (come previsto finora dai commi 1054–1058-bis della legge 178/2020 e dall’art. 38 del DL 19/2024).

Al suo posto, sarà sufficiente inserire un codice identificativo stabilito con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Questa novità ha due impatti immediati:

La disposizione si applicherà alle spese sostenute dalla data di pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia, come previsto dal comma 3 dello stesso articolo.

Dichiarazioni fiscali scartate: nessuna sanzione se ritrasmesse in tempo

Un altro nodo critico viene sciolto con l’articolo 2 del disegno di legge, che interviene sulla disciplina delle dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente ma scartate dal sistema per errori tecnici.

La norma introduce uno “scudo” sulle sanzioni: non sarà applicata alcuna sanzione se il contribuente provvederà a ritrasmettere correttamente la dichiarazione entro un termine stabilito da un apposito decreto del MEF.
Il termine decorre dalla data di restituzione delle ricevute contenenti l’indicazione del motivo dello scarto.

L’intervento interessa sia il D.lgs. 241/1997 (che regola i versamenti unitari) sia il nuovo Testo Unico delle Sanzioni Tributarie (D.lgs. 173/2024), ampliando così la tutela per tutti i contribuenti che agiscono tempestivamente ma incorrono in anomalie tecniche.

Premi e servizi non imponibili: regola chiara per l’imposta sostitutiva

L’articolo 3 del provvedimento disciplina in modo univoco i termini per il pagamento dell’imposta sostitutiva del 20% (prevista dalla legge 449/1997) sulle erogazioni in forma di beni e servizi non imponibile ai fini IVA.

Il nuovo termine è fissato al 16° giorno del mese successivo:

La misura mira a semplificare la gestione dei premi nei programmi fedeltà e nelle campagne promozionali, fornendo certezza operativa su un adempimento che finora ha generato dubbi e contenziosi.

Riduzione sanzioni con adesione: un terzo per chi rinuncia al contenzioso

Infine, l’articolo 4 introduce un meccanismo premiale per favorire l’acquiescenza agli avvisi di accertamento o liquidazione.

In particolare, per le violazioni legate all’imposta di registro, successioni e donazioni, il contribuente potrà beneficiare di una riduzione della sanzione a un terzo, a condizione che:

La norma precisa che la riduzione non può comunque scendere sotto un terzo dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi. Inoltre, consente la rinuncia parziale all’impugnazione, ma solo per violazioni autonome contenute nel medesimo atto.

Si tratta di una misura in linea con l’obiettivo di decongestionare il contenzioso tributario e favorire una più rapida definizione delle pendenze fiscali.

Semplificazioni ambientali: meno burocrazia, più sostenibilità

Il disegno di legge prevede anche una serie di interventi mirati in materia ambientale, con l’obiettivo di semplificare le regole e ridurre i tempi per le imprese, senza compromettere la tutela dell’ambiente. Le misure interessano ambiti strategici come bonifiche, gestione dei rifiuti, riutilizzo delle acque e semplificazione normativa per le imprese già in possesso di autorizzazioni ambientali.

Bonifiche ambientali più rapide

Le procedure di bonifica per i siti contaminati vengono snellite, in particolare per quelli legati al PNRR e ad altri piani pubblici. Saranno più chiare le competenze regionali e nazionali e si prevede una maggiore durata degli atti autorizzativi, evitando proroghe inutili. L’obiettivo è accelerare la riqualificazione delle aree industriali dismesse e attrarre nuovi investimenti.

Stop alla qualifica di "industria insalubre" per le imprese certificate

Le imprese già dotate di autorizzazioni ambientali (come AIA o AUA) non saranno più tenute a dimostrare di non svolgere attività insalubri. Si elimina così un adempimento datato e ridondante, alleggerendo la burocrazia soprattutto nei settori produttivi più controllati.

Riutilizzo industriale dell’acqua semplificato

Le imprese potranno riutilizzare le acque reflue trattate all’interno dei propri cicli produttivi con modalità più snelle, anche in assenza del regolamento attuativo nazionale. Sarà sufficiente una semplice comunicazione agli enti o una modifica dell’autorizzazione ambientale già in possesso. Un passo avanti per ridurre sprechi e costi.

Norme più chiare su rifiuti e trasporto

Materie prime strategiche: il calcare industriale sotto controllo

Il calcare per uso industriale viene inserito tra le materie prime di interesse strategico nazionale, con regole più restrittive sull’esportazione. Un modo per proteggere filiere industriali essenziali, come edilizia e metallurgia.

Semplificazioni per le attività economiche e le microimprese

Il disegno di legge introduce una serie di misure per agevolare lo sviluppo economico e semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione. L’intervento interessa in particolare i contratti di sviluppo, le autorizzazioni per attività commerciali, le procedure amministrative, ma anche gli adempimenti in materia di privacy e responsabilità tecnica per le microimprese. Il tutto con l’obiettivo di tagliare tempi, costi e vincoli burocratici, soprattutto per chi opera in settori ad alta densità normativa.

Contratti di sviluppo: accesso più semplice e verifiche più snelle

Con l’articolo 15, il Ddl mira a rendere più accessibili e rapidi i contratti di sviluppo, strumento fondamentale per finanziare investimenti produttivi rilevanti.

Inoltre, Invitalia sarà autorizzata a stipulare intese con le stesse associazioni per semplificare le verifiche antimafia, evitando duplicazioni documentali, purché siano già attivi protocolli con il Ministero dell’Interno.
Entro sei mesi, verranno definite anche modalità semplificate per la presentazione delle domande, con particolare attenzione alla descrizione dello scenario “controfattuale”, semplificando un passaggio spesso tecnico e oneroso.

Insegne e autorizzazioni: meno vincoli per chi apre o modifica attività

Il Ddl interviene anche sulle autorizzazioni per attività economiche locali e commerciali, alleggerendo procedure e standardizzando documenti:

Anche gli interventi edilizi vicino alla linea doganale saranno semplificati (art. 18), con regole più chiare e l’applicazione del principio del silenzio-assenso.

Microimprese: meno obblighi privacy, responsabili tecnici più flessibili

Un’attenzione particolare è riservata alle microimprese con meno di cinque dipendenti, spesso schiacciate dagli adempimenti:

Altre novità: energia, agricoltura, trasporti e formazione tecnica

Oltre agli interventi su fisco, ambiente e attività economiche, il disegno di legge contiene ulteriori misure settoriali volte a sostenere la competitività e la semplificazione in ambiti strategici per l’economia nazionale. Ecco un riepilogo delle principali novità:

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