Attese specificazioni sullo strumento dello spesometro

Pubblicato il 10 settembre 2011 L’obbligo di comunicare all’Amministrazione finanziaria tutti gli acquisti superiori ai 3 mila euro (3.600 euro al lordo di Iva nel caso di operazioni con scontrino e ricevuta fiscale) – entrato ufficialmente a regime dallo scorso 1° luglio 2011 – continua ad essere oggetto di dibattito tra l’agenzia delle Entrate e le varie associazioni professionali e di categoria, che si continuano a interrogare sulla possibilità di trovare semplificazioni alla procedura, tuttora ricca di ostacoli.

In vista di ottenere significativi chiarimenti sul cosiddetto "spesometro" soprattutto con riguardo ad alcuni aspetti specifici, come per esempio, quello delle operazioni frazionate relative ad un unico contratto continuativo oppure riferite a contratti base diversi, non si esclude la possibilità di rinviare ad aprile prossimo la prima scadenza fissata ad ottobre.

Per il 31 ottobre 2011 è, infatti, prevista la vera e prima scadenza dell'adempimento che riguarda: solo le operazioni rese e ricevute da soggetti obbligati all'emissione della fattura nel corso del periodo d'imposta 2010 e solo le operazioni con importi pari o superiori a 25mila al netto di Iva. Come specificato dall’agenzia delle Entrate, con circolare n. 24/E/2011, il limite di 25mila euro va considerato anche se il corrispettivo è stato frazionato e anche se è costituito dalla sommatoria di contratti collegati.
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