Occhi puntati sulla data del 3 dicembre 2025 per le domande di agevolazione riguardanti l'Avviso pubblico per la selezione di progetti destinati all’autoproduzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025, che istituisce l'Avviso pubblico per la selezione di progetti destinati all’autoproduzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Con una dotazione finanziaria di 262 milioni di euro, l’iniziativa rientra nell’ambito dell’Azione 2.2.1 del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021–2027 (PN-RIC). L’obiettivo è sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici per l’autoconsumo, con particolare attenzione al Mezzogiorno, contribuendo alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del sistema produttivo.
L’Avviso pubblico del MASE è finalizzato a promuovere e sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoproduzione e all’autoconsumo immediato di energia elettrica da fonti rinnovabili, con la possibilità di integrare sistemi di accumulo elettrochimico.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle misure attuative del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021–2027 (PN-RIC) e rappresenta un tassello strategico della politica industriale verde del Governo, volta a favorire la riduzione delle emissioni e a rafforzare la competitività sostenibile del tessuto produttivo del Mezzogiorno.
In particolare, l’Avviso intende promuovere:
Nel comunicato diffuso il 30 ottobre 2025, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato la rilevanza strategica dell’Avviso dichiarando che: “Questa misura sostiene concretamente le imprese impegnate nel processo di transizione alle rinnovabili, in particolare nel Mezzogiorno. È un segnale importante in un’area decisiva per il futuro energetico e industriale del nostro Paese.”
Secondo il Ministro, l’obiettivo dell’intervento è duplice:
Possono accedere alle agevolazioni previste dall’Avviso pubblico le imprese di qualunque dimensione, incluse le reti di imprese dotate di soggettività giuridica, che intendono realizzare i progetti di investimento per la produzione e l’autoconsumo di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), come previsto dall’articolo 6 dello stesso Avviso.
Per essere ammesse, le imprese devono soddisfare una serie di requisiti amministrativi, finanziari e di regolarità alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
In particolare, le imprese devono essere regolarmente costituite, non in liquidazione, in regola con gli obblighi contributivi e non destinatarie di provvedimenti di recupero di aiuti di Stato
Sono invece escluse dal beneficio le imprese:
Le agevolazioni sono destinate a sostenere la realizzazione di progetti di investimento finalizzati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, localizzati nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, ovvero:
Localizzazione dei progetti
Ogni progetto di investimento deve riguardare una sola unità produttiva, situata in aree industriali, produttive o artigianali di Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti.
L’impresa proponente deve:
Gli impianti devono essere realizzati esclusivamente su edifici esistenti o su coperture di strutture pertinenziali (anche di nuova realizzazione) al servizio dell’unità produttiva.
Tipologie di intervento ammissibili
Sono ammissibili i progetti che prevedono l’installazione di:
La componente di accumulo deve assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta dall’impianto collegato, su base annua.
È consentito, invece, il potenziamento di impianti esistenti, mentre è escluso il rifacimento totale.
La capacità di stoccaggio deve essere dimensionata in modo che l’energia autoconsumata non superi il 90% della produzione annua.
Caratteristiche tecniche e requisiti di ammissibilità
Ogni progetto deve:
Esclusioni
Non sono ammissibili i progetti che:
Le agevolazioni previste dal Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025 sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 41 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (Regolamento GBER) e nei limiti delle risorse disponibili, pari complessivamente a 262 milioni di euro.
L’intensità dell’aiuto varia in funzione della dimensione dell’impresa beneficiaria e della tipologia di investimento, con percentuali più elevate per le piccole e medie imprese, al fine di favorire la diffusione delle tecnologie rinnovabili anche nelle realtà produttive di minori dimensioni.
Intensità di aiuto base
|
Tipologia di investimento |
Piccole imprese |
Medie imprese |
Grandi imprese |
|
Impianti fotovoltaici |
58% |
48% |
38% |
|
Impianti termo-fotovoltaici |
63% |
53% |
43% |
|
Sistemi di accumulo elettrochimico |
48% |
38% |
28% |
NOTA BENE: Le percentuali sopra riportate si applicano alle spese ammissibili e rappresentano la quota massima di contributo riconoscibile per ciascuna tipologia di impianto o sistema di accumulo.
Maggiorazioni previste
L’intensità del contributo può essere ulteriormente aumentata nei seguenti casi:
Tali incrementi possono essere cumulati, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Riserva per le PMI
Una quota significativa delle risorse è espressamente riservata alle piccole e medie imprese (PMI), al fine di favorire la partecipazione di un numero ampio di operatori economici e sostenere la competitività del tessuto produttivo locale. Il 60% della dotazione finanziaria complessiva è destinato alle PMI, di cui almeno il 25% riservato specificamente a micro e piccole imprese.
Tale impostazione risponde all’obiettivo strategico del Programma PN-RIC di rafforzare le capacità produttive e tecnologiche delle imprese di minori dimensioni, ritenute fondamentali per la transizione energetica e digitale del Mezzogiorno.
Limiti e vincoli all’erogazione
L’agevolazione non può superare la soglia di notifica prevista dall’articolo 4, comma 1, lettera s) del Regolamento GBER e sarà concessa fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
La concessione e l’erogazione dei contributi sono subordinate:
Inoltre, ogni impresa beneficiaria dovrà garantire la corretta gestione e manutenzione dell’impianto finanziato, assicurando il rispetto delle norme ambientali, contabili e di rendicontazione richieste dai regolamenti europei.
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma informatica del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che sarà accessibile dal portale istituzionale del GSE.
Il periodo di validità della procedura è fissato secondo il seguente calendario:
Oltre tali termini, il sistema non consentirà l’invio o la modifica delle istanze.
L’intervento è gestito dalla Direzione generale per i programmi e gli incentivi finanziari (DG PIF) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con il supporto tecnico-specialistico del GSE, responsabile delle attività di valutazione e verifica tecnico-amministrativa delle proposte.
Il MASE – Direzione generale per i programmi e gli incentivi finanziari (DG PIF) si riserva la possibilità di prorogare i termini di apertura o chiusura dello sportello con apposito Avviso, da pubblicare sui siti istituzionali del Ministero, del GSE e del Programma PN-RIC 2021–2027. Eventuali proroghe potranno essere disposte qualora ciò sia ritenuto necessario per favorire una più ampia partecipazione delle imprese o per garantire l’esaurimento delle risorse disponibili.
Documentazione da allegare alla domanda
La domanda di agevolazione deve essere corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN), con la quale l’impresa attesta il possesso dei requisiti di ammissibilità, la propria dimensione aziendale e l’assenza di cause ostative o conflitti di interesse.
Devono inoltre essere allegati:
È inoltre necessario adempiere all’obbligo di imposta di bollo di 16 euro, ai sensi della legge n. 147/2013.
Ulteriori dettagli e modelli standard saranno forniti nelle Regole Operative emanate dal MASE – DG PIF.
La valutazione dei progetti non avverrà in ordine cronologico, ma in base a un sistema di punteggi che determinerà una graduatoria di merito. In caso di parità di punteggio, si applicherà il criterio temporale di presentazione
L’ordine di priorità sarà definito in modo decrescente, in base ai punteggi ottenuti dai singoli progetti secondo i criteri riportati nell’Allegato n. 3 dell’Avviso. Solo in caso di parità di punteggio, sarà considerato l’ordine temporale di presentazione della domanda.
I principali criteri di valutazione includono:
Fasi successive e Regole Operative
A conclusione della fase di valutazione, i progetti ammessi saranno oggetto di provvedimento di concessione delle agevolazioni da parte del MASE.
Le modalità operative per la presentazione, l’istruttoria e la rendicontazione delle spese saranno dettagliate nelle Regole Operative, che saranno approvate con successivo decreto del MASE – DG PIF e pubblicate sul sito istituzionale del GSE.
Le imprese dovranno inoltre garantire la tracciabilità delle spese, la corretta gestione amministrativo-contabile dei fondi ricevuti e la conservazione della documentazione per l’intera durata dei vincoli previsti dal programma.
Con l’adozione dell’Avviso pubblico del 30 ottobre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica rafforza il proprio impegno a favore della transizione energetica e della competitività sostenibile del sistema produttivo nazionale.
La misura rappresenta un intervento concreto a sostegno delle imprese del Mezzogiorno, chiamate a investire in tecnologie rinnovabili e sistemi di autoconsumo in linea con gli obiettivi del PN-RIC 2021–2027 e del Green Deal europeo.
Come sottolineato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin, si tratta di “un segnale importante per un’area decisiva del Paese e per il futuro energetico dell’Italia”, volto a promuovere un modello di sviluppo fondato su innovazione, sostenibilità e indipendenza energetica.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".