Con la clausola non retribuito il cambio d’abito

Pubblicato il 09 aprile 2011 La Cassazione, con sentenza n. 8063 dell'8 aprile 2011, accogliendo il ricorso di una grande azienda cui gli operai avevano fatto causa perché non retribuiti per il tempo di “vestizione” e di percorrenza, chiarisce che la clausola del contratto collettivo di lavoro che esclude il pagamento agli operai del tempo per cambiarsi è lecita.

Pertanto, se nel contratto collettivo di riferimento, è inserita la clausola: “sono considerate ore di lavoro quelle di effettiva prestazione”, il datore di lavoro non pagherà il tempo che occorre per indossare l’abito da lavoro o arrivare sul posto.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Tecnici sanitari di radiologia: rendite più ricche dal 1° luglio 2025

20/05/2025

Assegno per il nucleo familiare: nuovi livelli reddituali dal 1° luglio

20/05/2025

Gestione separata: comunicazione per superamento del massimale contributivo

20/05/2025

Notifiche atti giudiziari: nuovo indirizzo PEC per il Ministero della Giustizia

20/05/2025

CCNL Assicurazione SNA - Accordo di rettifica del 7/5/2025

20/05/2025

Congedo parentale 2025 in stand by. L’INPS pubblica l’infografica

20/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy