Contributi per alloggi ai lavoratori del turismo: regole per le domande

Pubblicato il 14 novembre 2025

Definiti in modo puntuale i termini, modalità e procedure di accesso ai contributi necessari a garantire soluzioni abitative a condizioni agevolate per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo, sostenendo così gli operatori del settore.

Le disposizioni sono contenute nel decreto del Direttore Generale del 13 novembre 2025, prot. n. 261768/25, del ministero del Turismo, in attuazione a quanto previsto dal decreto del Ministro del Turismo del 18 settembre 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 4 ottobre 2025.

Si tratta di contributi destinati a coprire i costi di locazione degli alloggi per i lavoratori del settore turistico–ricettivo (staff housing), in attuazione dell’art. 14 del DL 30 giugno 2025 n. 95.

Le risorse stanziate ammontano complessivamente a 66 milioni di euro, pari a 22 milioni per ciascuna delle annualità 2025, 2026 e 2027.

Il sostegno dura minimo 5 anni e massimo 10 anni.

Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma telematica di Invitalia, secondo il seguente calendario:

Nell’Allegato 1 al decreto del 13 novembre 2025 è contenuto l’elenco completo degli oneri informativi a carico delle imprese.

L’invio della domanda avviene esclusivamente attraverso la procedura digitale: non sono ammessi canali alternativi.

Una volta caricata la documentazione, firmata digitalmente secondo le indicazioni del sistema, la piattaforma rilascia un’attestazione che certifica l’avvenuta presentazione. Solo le domande che ottengono tale ricevuta risultano validamente inoltrate.

I beneficiari del contributo

Possono richiedere il contributo tutte le imprese che operano nel settore turistico-ricettivo o nella somministrazione di alimenti e bevande e che sostengono spese per mettere a disposizione alloggi ai propri lavoratori.

In particolare, sono ammesse a presentare domanda tutte le aziende - indipendentemente dalla loro dimensione - che, al momento dell’invio dell’istanza, risultano attive con almeno uno dei codici ATECO previsti dal decreto ministeriale del 18 settembre 2025. Tali codici devono essere registrati come attività principali o secondarie presso il Registro delle imprese e riferirsi a ciascuna unità locale coinvolta nel progetto per la quale si richiede l’agevolazione.

Per essere considerate idonee, le imprese devono inoltre rispettare, tra l’altro:

Sono ammesse anche le imprese con sede al di fuori del territorio italiano. In questo caso, il soggetto richiedente deve dimostrare - al momento della richiesta di erogazione del contributo - di avere la disponibilità effettiva di almeno una unità locale situata in Italia. Tali imprese devono comunque essere costituite secondo le norme del proprio Stato di residenza ed essere regolarmente registrate nel rispettivo Registro delle imprese.

Documentazione richiesta

Per poter partecipare alla procedura di concessione dei contributi, ogni impresa deve caricare sulla piattaforma informatica una serie di documenti obbligatori, redatti secondo i modelli messi a disposizione da Invitalia e dal Ministero del Turismo.

La raccolta documentale serve a dimostrare la sussistenza dei requisiti richiesti, la corretta identificazione dell’impresa e la coerenza delle spese dichiarate con gli obiettivi dell’intervento.

Il cuore dell’istanza è costituito dal modulo di domanda, che l’impresa deve compilare in tutte le sue parti e firmare digitalmente. Questo documento contiene una serie articolata di informazioni.

Quando la richiesta supera 150.000 euro, l’impresa deve allegare anche la documentazione necessaria per l’attivazione dei controlli antimafia, utilizzando lo schema ufficiale predisposto dal Soggetto gestore.

L’impresa deve presentare un documento specifico volto a determinare la classe dimensionale (micro, piccola, media o grande impresa), redatto secondo le modalità indicate dal DM 18 aprile 2005. Questo prospetto serve a definire la corretta intensità del contributo concedibile.

Inoltre:

NOTA BENE: Tutti i documenti caricati devono essere firmati digitalmente dal legale rappresentante o dal delegato autorizzato.

Tabella sull’ammissibilità delle spese

Ambito

Contenuto

Tipologia di spesa ammessa

Canoni di locazione relativi ai posti letto destinati ai lavoratori delle unità locali indicate nella domanda.

Periodo coperto dal contributo

Spese da sostenere per un minimo di 5 anni e fino a un massimo di 10 anni.

Decorrenza delle spese

Ammissibili solo le spese sostenute dopo la presentazione della domanda.

Pertinenza delle spese

Devono essere collegate al progetto finanziato e riferite all’alloggio dei lavoratori effettivamente impiegati nel periodo di operatività dell’unità locale.

Documentazione necessaria

Prova dell’impiego dei lavoratori (contratti, LUL), prova dell’assegnazione degli alloggi, fatture quietanzate o documenti equivalenti.

Coerenza con il piano dei costi

Le spese devono rispettare il piano finanziario approvato e rientrare nel periodo di ammissibilità del disciplinare di contributo.

Tracciabilità dei pagamenti

Pagamenti effettuati con strumenti bancari riconducibili in modo univoco all’impresa.

Registrazione contabile

Spese registrate secondo la normativa vigente e i principi contabili.

Spese non ammissibili

Imposte e tasse (tranne IVA non recuperabile).

Procedura di concessione delle agevolazioni

L’assegnazione dei contributi segue un meccanismo di valutazione che avviene in ordine cronologico di presentazione delle domande, secondo il modello dello sportello a scorrimento.

Durante questa fase, l’impresa ottiene un punteggio complessivo calcolato considerando diversi elementi, come la capacità ricettiva degli alloggi messi a disposizione (posti letto e vani catastali), le giornate annuali di attività delle unità locali coinvolte e l’eventuale possesso di certificazioni come il rating di legalità o la certificazione della parità di genere.

Al termine della valutazione, il Soggetto gestore redige l’elenco dei progetti ammessi, indicando quelli che rientrano nella copertura finanziaria disponibile. Per ciascun beneficiario, viene determinato l’importo del contributo spettante, che può essere erogato in una o più tranche, nel rispetto delle risorse stanziate per le annualità 2025, 2026 e 2027.

Quando un progetto risulta finanziabile, Invitalia procede anche all’assegnazione del Codice Unico di Progetto (CUP) e alla registrazione dell’agevolazione nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA). Quest’ultimo passaggio è obbligatorio per garantire la trasparenza e il rispetto delle norme europee sugli aiuti.

L’erogazione effettiva del contributo avviene solo dopo l’emissione dell’atto formale di concessione e secondo le regole indicate nel disciplinare che l’impresa beneficiaria deve sottoscrivere.

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