Convertito in legge il decreto sulle sedi disagiate

Pubblicato il 18 febbraio 2010
Il Senato, all'unanimità, nella seduta del 17 febbraio scorso, ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il Decreto legge 29 dicembre 2009, n. 193, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario. Il provvedimento mira da un lato a garantire la copertura delle sedi con vuoti negli organici e, dall'altro, ad accelerare la digitalizzazione del sistema giudiziario.

In primo luogo, viene introdotta la possibilità, per il Csm, di disporre, fino al 31 dicembre 2014, il trasferimento d'ufficio dei magistrati. In caso, poi, di ulteriore scopertura superiore al 30%, eccezionalmente, una parte dei 300 magistrati che assumeranno le funzioni nel 2011, potrà essere destinata, al termine del tirocinio, ad uffici di Procura, sotto il diretto controllo del capo dell'ufficio. Viene, poi, aumentato da 60 a 80 il numero delle sedi disagiate individuabili dal CSM ed innalzato da 100 a 150 unità il numero dei magistrati trasferibili d'ufficio.

Per quel che concerne l'informatizzazione degli uffici giudiziari, entro 60 giorni, dovranno essere ridefinite, da parte del ministero della Giustizia, le regole tecniche per l'adozione delle comunicazioni online nei processi; introdotta anche l'obbligatorietà dell'indicazione del codice fiscale delle parti.

Prorogato, infine, fino alla riforma organica della magistrature, l'incarico ai magistrati onorari in scadenza il 31 dicembre 2009.
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