Donazioni post mortem di corpo e tessuti. Sì dal Senato

Pubblicato il 02 maggio 2019

Nella seduta del 29 aprile 2019, il Senato ha dato il proprio via libera al testo di un disegno di legge in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, formazione e di ricerca scientifica.

Dichiarazione di consenso nella DAT

Ai sensi del provvedimento, l'atto di disposizione del proprio corpo o dei tessuti dopo la morte avviene mediante una dichiarazione di consenso, redatta nelle forme previste dalla Legge n. 219/2017, ovvero dalle norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT).

Nella stessa dichiarazione, il disponente potrà indicare un sostituto del fiduciario che ne svolge il ruolo in caso di morte o di sopravvenuta incapacità, nonché nel caso di oggettiva impossibilità per il fiduciario di svolgere tempestivamente i compiti previsti dalla presente legge.

L'utilizzo del corpo umano o dei tessuti post mortem, per espressa previsione, deve essere informato ai principi di solidarietà e proporzionalità ed è disciplinato secondo modalità tali da assicurare il rispetto del corpo umano.

Verranno utilizzabili il corpo e i tessuti dei soggetti la cui morte sia stata accertata con certificato rilasciato dagli organi a ciò preposti.

In ogni caso, si prevede che dopo il decesso e la dichiarazione di morte, il corpo del defunto resti in obitorio almeno ventiquattro ore prima di essere destinato allo studio, alla formazione e alla ricerca scientifica.

Sarà il ministero della Salute a promuovere, nel rispetto di una libera e consapevole scelta, iniziative di informazione dirette a diffondere tra i cittadini la conoscenza delle disposizioni contenute nella legge.

Il testo verrà ora sottoposto all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

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