L’Albo unico continua a dividere

Pubblicato il 02 novembre 2006

Non è sotto il segno della concordia che si prospetta l’apertura del Congresso unitario di dottori commercialisti e ragionieri, che si terrà mercoledì presso l’Auditorium Parco della musica a Roma. A minacciare il clima dell’incontro le diverse componenti dei commercialisti con differenti pareri sull’Albo unico e a complicare la situazione si sono aggiunte le elezioni del 2007 per il governo dei nuovi Ordini e per il Consiglio nazionale, che si instaureranno dal 1° gennaio 2008. Intanto, il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Milano, Martino, nell’ottica di proporre un’ulteriore riflessione all’interno della categoria, contesta il congresso unitario e convoca una riunione degli Ordini dissenzienti al Regent Hotel, non lontano dall’Auditorium. Il tutto si aggiunge all’ormai esasperata atmosfera scaturita dal problema delle Casse, che vede contrapposte la posizione dei ragionieri, che ritengono la fusione un traguardo necessario, e quella dei dottori commercialisti che subordinano la fusione necessariamente a precisi parametri di fattibilità.   

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy