Lavorazioni intra Ue, resta il rebus Iva sulle cessioni esterne

Pubblicato il 17 dicembre 2007

Nelle lavorazioni comunitarie sorgono ancora molti dubbi sul corretto utilizzo del rappresentante fiscale. Nello specifico, si tratta di situazioni in cui un operatore comunitario, dopo aver inviato un bene in un altro Stato membro per una lavorazione, anziché farlo rientrare nello Stato di partenza, lo cede direttamente nello Stato della lavorazione, ovvero ad un proprio cliente in un altro Paese della Comunità o addirittura al di fuori di essa. In questi casi, oltre al diverso regime applicabile alle prestazioni, è lecito interrogarsi sulla corretta qualificazione di tali vendite che risultano delocalizzate rispetto allo Stato del committente. Nell’articolo vengono presentati cinque casi concreti per comprendere come fatturare e quando applicare l’Iva.

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