Credito d’imposta Transizione 4.0: esaurite le risorse da 2,2 miliardi di euro

Pubblicato il



Credito d’imposta Transizione 4.0: esaurite le risorse da 2,2 miliardi di euro

A solo un giorno dall'apertura della piattaforma per il credito d'imposta 4.0 2025, il GSE ha comunicato che le risorse da 2,2 miliardi di euro sono già esaurite. Questo riguarda gli investimenti che non erano stati comunicati con il modello precedente (DM 24 aprile 2024).

Pertanto, ora, è necessario:

  1. Aspettare il 17 luglio 2025: se ci sono risorse disponibili, il GSE le comunicherà alle imprese in base all'ordine cronologico di trasmissione.
  2. Ripresentare la comunicazione: chi aveva già inviato la comunicazione con il vecchio modello, deve rifarla entro il 17 luglio 2025 con il nuovo modello.

NOTA BENE: Le imprese devono continuare a presentare le istanze di prenotazione, sperando in un eventuale scorrimento o rifinanziamento. Bisognerà attendere 30 giorni per verificare se ci saranno risorse disponibili. Il GSE darà comunicazione alle imprese secondo l’ordine cronologico di trasmissione delle comunicazione. Pertanto, se la comunicazione è stata bloccata per mancanza di fondi, i 30 giorni per inviare la comunicazione con acconto inizieranno solo quando il GSE annuncerà la nuova disponibilità di risorse.

Resta escluso il credito d’imposta per investimenti completati nel 2024 o nel 2025 senza il pagamento di almeno il 20% del costo entro il 31 dicembre 2024.

Definite le date per lo sportello telematico

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in data  16 giugno 2025 ha pubblicato il decreto che stabilisce le date di apertura dello sportello telematico per l’invio delle comunicazioni necessarie alla prenotazione del credito d’imposta destinato agli investimenti in beni strumentali materiali nuovi 4.0.

Il provvedimento fa seguito al decreto direttoriale del 15 maggio 2025, con cui erano stati definiti il contenuto, le modalità e i termini per la trasmissione del modello di comunicazione dei dati e delle informazioni sugli investimenti. Il modello è finalizzato alla gestione delle richieste di agevolazione da parte delle imprese nell’ambito del Piano Transizione 4.0, con l’obiettivo di monitorare in modo puntuale le risorse disponibili e prenotare il credito spettante.

Lo stesso decreto del 15 maggio 2025 aveva rinviato ad un successivo provvedimento del Direttore generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le piccole e medie imprese e il made in Italy, la fissazione dei termini a decorrere dai quali il modello sarebbe entrato in vigore e reso disponibile in formato editabile per la trasmissione esclusivamente in via telematica.

Questo provvedimento costituisce, dunque, l’ultimo passaggio tecnico e amministrativo che abilita la piena operatività del sistema di prenotazione del Bonus, atteso da numerose imprese che intendono effettuare investimenti nel 2025.

Contesto normativo: obbligo di comunicazione preventiva e nuovo modello operativo

L’obbligo di comunicazione preventiva per accedere al credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali materiali nuovi 4.0 è stato introdotto dall’articolo 1, comma 478 della Legge n. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024), secondo il quale, a partire dal 2025, la fruizione del beneficio fiscale è subordinata alla trasmissione telematica di una comunicazione da parte delle imprese, contenente l’ammontare degli investimenti previsti e il credito d’imposta corrispondente. L’obiettivo è garantire un monitoraggio trasparente e una gestione ordinata delle risorse disponibili, nel rispetto del tetto massimo di spesa nazionale fissato a 2,2 miliardi di euro.

Tale tetto di spesa è stato confermato e regolamentato più nel dettaglio dalla successiva Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), che ha precisato che la soglia si applica:

  • agli investimenti effettuati nel corso del 2025,
  • oppure a quelli completati entro il 30 giugno 2026, a condizione che, entro il 31 dicembre 2025, l’ordine sia stato accettato dal fornitore e sia stato versato un acconto almeno pari al 20% del costo.

Restano invece esclusi da tale limite gli investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2024, purché accompagnati da ordine accettato e acconto versato nei termini.

Per attuare il nuovo meccanismo, il decreto direttoriale del 15 maggio 2025 ha introdotto il modello di comunicazione preventiva, definendo le modalità tecniche, i contenuti obbligatori e le scadenze per l’invio. Il termine per la trasmissione era stato fissato a 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, ovvero entro il 14 giugno 2025, utilizzando la piattaforma telematica messa a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Il modello aveva lo scopo di consentire al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di monitorare in tempo reale il flusso delle richieste, attribuendo le risorse secondo l’ordine cronologico di presentazione delle comunicazioni.

Tuttavia, a causa della mancata disponibilità della piattaforma GSE e dell’assenza del provvedimento tecnico attuativo, l’invio del modello era stato temporaneamente sospeso.

Il decreto del 16 giugno 2025 ha finalmente sbloccato l’iter, fissando ufficialmente le date di apertura dello sportello telematico e rendendo disponibile il modello in formato editabile per la presentazione delle domande esclusivamente online.

Apertura dello sportello e nuove modalità operative:

Con il decreto direttoriale del 16 giugno 2025, dunque, il MIMIT ha ufficializzato i termini di apertura dello sportello telematico per la trasmissione del modello di comunicazione preventiva previsto nell’ambito del credito d’imposta Transizione 4.0.

A decorrere dalle ore 14:00 del 17 giugno 2025, le imprese possono inviare la comunicazione esclusivamente attraverso il sistema telematico disponibile nella sezione “Transizione 4.0” del sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), utilizzando SPID per l’accesso e compilando il modello editabile messo a disposizione online.

L’invio della comunicazione consente alle imprese di prenotare il credito d’imposta, nei limiti del tetto massimo previsto per il 2025. Al termine dell’operazione, il sistema rilascia una ricevuta ufficiale, che attesta l’avvenuta trasmissione del modello e l’importo del credito prenotato, oppure comunica l’indisponibilità delle risorse.

Il decreto del 16 giugno 2025 introduce anche una serie di modifiche sostanziali al precedente decreto del 15 maggio 2025:

  • viene ridefinita la struttura del modello, con un nuovo allegato tecnico (Allegato 1);
  • sono aggiornati i termini e le modalità di invio, anche per casi di indisponibilità temporanea di fondi;
  • viene chiarito che per i beni in leasing, il versamento del 20% può essere sostituito dalla stipula del contratto e dall’impegno di acquisto da parte della società di leasing;
  • viene stabilito che il credito prenotato rappresenta il massimo fruibile, salvo verifica a consuntivo delle spese comunicate.

Inoltre, per le imprese che avevano già trasmesso comunicazioni preventive o di completamento con il vecchio modello previsto dal decreto del 24 aprile 2024, è previsto un regime transitorio: per conservare l’ordine cronologico già acquisito, esse dovranno trasmettere il nuovo modello aggiornato entro 30 giorni dalla data di apertura dello sportello, adempiendo successivamente anche alle fasi successive (acconto e completamento) nei tempi previsti. In caso contrario, la prenotazione sarà valida solo dalla nuova data di invio e perderanno la priorità acquisita.

Infine, viene confermato che anche in presenza di indisponibilità di risorse, la trasmissione della comunicazione sarà considerata valida e registrata secondo l’ordine di invio. In caso di nuova disponibilità, il GSE provvederà a riattivare la prenotazione in base alla cronologia delle domande ricevute.

Accesso al credito d’imposta 4.0: due procedure a confronto

Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e dal successivo decreto direttoriale del MIMIT del 15 maggio 2025, il sistema di accesso al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali nuovi 4.0 si articola ora in due percorsi distinti, che variano in funzione della data di prenotazione dell’investimento, ossia dell’avvenuta accettazione dell’ordine e del versamento di un acconto almeno pari al 20%.

Procedura a tre fasi: comunicazione, acconto e completamento

Il nuovo meccanismo di accesso al credito d’imposta per beni strumentali materiali nuovi 4.0 prevede una procedura articolata in tre fasi distinte, necessarie per garantire il corretto monitoraggio e la gestione delle risorse pubbliche da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

1. Comunicazione preventiva

La prima fase consiste nella trasmissione di una comunicazione preventiva, da parte dell’impresa, attraverso il portale del GSE. Tale comunicazione deve contenere:

  • la descrizione degli investimenti pianificati,
  • l’ammontare delle spese previste,
  • il credito d’imposta atteso.

La scadenza per l’invio della comunicazione preventiva è fissata al 31 gennaio 2026 per gli investimenti effettuati o da effettuare entro il 31 dicembre 2025. La trasmissione avviene in ordine cronologico, e tale ordine determina la priorità di accesso alle risorse disponibili.

2. Comunicazione dell’acconto

La seconda fase prevede che, entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa trasmetta nuovamente il modello, indicando:

  • l’avvenuto pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.

Nel caso di indisponibilità di risorse al momento dell’invio della comunicazione preventiva, il termine dei 30 giorni decorre dalla data in cui il GSE comunica la disponibilità dei fondi. In caso di leasing, si considera valido, ai fini dell’acconto, anche l’impegno assunto dalla società di leasing con la stipula del contratto e la sottoscrizione dell’ordine di acquisto.

3. Comunicazione di completamento

La terza e ultima fase riguarda la comunicazione di completamento degli investimenti, che deve essere trasmessa:

  • entro il 31 gennaio 2026 per investimenti completati entro il 31 dicembre 2025,
  • oppure entro il 31 luglio 2026 per investimenti completati entro il 30 giugno 2026, purché l’ordine e l’acconto siano stati effettuati entro il 31 dicembre 2025.

Questa comunicazione consente di consolidare il diritto al credito prenotato, a condizione che tutte le fasi siano state completate correttamente e nei termini previsti.

L’intera procedura è concepita per offrire un sistema di gestione trasparente, verificabile e proporzionale alle risorse disponibili, rafforzando al contempo la capacità dello Stato di pianificare gli interventi incentivanti nel quadro della politica industriale digitale del Paese.

Vecchia procedura “semplificata”

La precedente procedura cosiddetta “semplificata” continua ad applicarsi alle imprese che entro il 31 dicembre 2024 abbiano già effettuato una prenotazione valida dell’investimento, mediante:

  • accettazione dell’ordine,
  • versamento di almeno il 20% di acconto.

Per questi soggetti, non si applica il tetto di spesa né la regola dell’ordine cronologico. Rimane in vigore la procedura agevolata, disciplinata dal decreto direttoriale del 24 aprile 2024, che prevede solo:

  • una comunicazione preventiva;
  • una comunicazione di completamento al termine dell’investimento.

Tuttavia, se l’investimento è stato comunicato con il vecchio modello ma la data di completamento è successiva al 31 dicembre 2024, l’impresa deve trasmettere nuovamente il modello secondo le nuove disposizioni (entro 30 giorni dalla data di apertura dello sportello), per mantenere la priorità cronologica già acquisita. In caso contrario, dovrà ripetere l’intero iter secondo la nuova procedura, con perdita della priorità.

Regime transitorio: come adeguarsi al nuovo modello senza perdere la priorità

Come già anticipato, il decreto del 16 giugno 2025 ha previsto un regime transitorio per le imprese che avevano già inviato comunicazioni (preventive o di completamento) utilizzando il vecchio modello allegato al decreto direttoriale del 24 aprile 2024, riferite a investimenti 4.0 con data di completamento successiva al 31 dicembre 2024.

In questo caso, la nuova disciplina chiarisce che ai fini della prenotazione delle risorse, viene comunque salvaguardato l’ordine cronologico originario dell’invio, purché le imprese:

  • trasmettano il nuovo modello di comunicazione in formato aggiornato entro 30 giorni dalla data di apertura dello sportello, ovvero entro il 17 luglio 2025, e
  • adempiano anche alle comunicazioni successive, relative all’acconto (entro 30 giorni dalla preventiva) e al completamento degli investimenti, secondo i nuovi termini stabiliti.

ATTENZIONE: Se queste condizioni non vengono rispettate entro la scadenza indicata, l’impresa dovrà ripresentare l’intero iter comunicativo partendo da zero. In tal caso, ai fini della prenotazione delle risorse varrà la nuova data di trasmissione, con il rischio concreto di perdere la priorità acquisita e di non accedere al beneficio in caso di esaurimento del plafond disponibile.

Questa specificazione rappresenta un punto di equilibrio tra il principio di continuità amministrativa e l’esigenza di uniformare le modalità operative, evitando che le imprese già attive nella procedura vengano penalizzate dal cambio di sistema, purché si adeguino tempestivamente al nuovo quadro regolatorio.

NOTA BENE: Le imprese sono quindi invitate a verificare con attenzione la propria posizione e a procedere quanto prima con l’invio delle comunicazioni richieste, per non rischiare di perdere il diritto all’agevolazione.

Di seguito una Tabella riepilogativa con tutte le date da ricordare per la prenotazione del credito d’imposta 4.0, sia con la nuova procedura a tre comunicazioni che con la vecchia procedura semplificata, utile per orientarti nelle scadenze e negli obblighi previsti.

Procedura Fase / Evento Scadenza Note
Nuova procedura (3 comunicazioni) Comunicazione preventiva Entro 31 gennaio 2026 Obbligatoria per prenotare il credito e accedere al plafond 2,2 mld €
Nuova procedura (3 comunicazioni) Comunicazione dell’acconto (20%) Entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva Necessario indicare data e importo dell’acconto versato (o contratto di leasing)
Nuova procedura (3 comunicazioni) Comunicazione di completamento Entro 31 gennaio 2026 (oppure entro 31 luglio 2026 se completamento entro 30/06/2026) Termini diversi a seconda della data di completamento dell’investimento
Vecchia procedura (semplificata) Comunicazioni previste (preventiva + completamento) Tempistiche definite nel DM 24 aprile 2024 Valida solo per investimenti con acconto versato entro il 31/12/2024
Regime transitorio (vecchio modello, data completamento post 31/12/2024) Invio nuovo modello aggiornato Entro 17 luglio 2025 (30 giorni dall’apertura sportello) Serve per mantenere la priorità della comunicazione inviata col vecchio modello
Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito