Le Regioni possono derogare anche per la mobilità ai criteri ministeriali

Pubblicato il 30 ottobre 2014 Ai sensi dell’art. 6 del Decreto Interministeriale n. 83473 dell’1 agosto 2014, e come peraltro ribadito dalla circolare del Ministero del Lavoro n. 19 dell’11 settembre 2014, alle Regioni e Province autonome è consentito di disporre la concessione di trattamenti di integrazione salariale, anche in deroga ai criteri stabiliti dall’art. 2, in materia di Cassa Integrazione in deroga, esclusivamente entro il limite di spesa di euro 70.000 e comunque in misura non superiore al 5% delle risorse alle stesse attribuite, fino al 31 dicembre 2014.

In data 29 ottobre 2014, lo stesso Ministero ha pubblicato sul proprio sito la notizia che sono state apportate correzioni all’art. 6, punto 3, del citato Decreto Interministeriale.

Il nuovo D.I. n. 83473, con l’errata corrige, estende la possibilità, per le Regioni e le Province autonome, di derogare, sempre nei suddetti limiti e fino al 31 dicembre 2014, anche ai criteri stabiliti dall’art. 3, relativo alla mobilità in deroga.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Lavoro: al via l'Osservatorio sull’adozione dei sistemi IA

19/12/2025

Disegni+ 2025: per esaurimento risorse chiuso lo sportello dal 19 dicembre

19/12/2025

Settori trasporti e logistica: chiarimenti sul regime opzionale di versamento dell’Iva

19/12/2025

Sentenza di nullità parziale: imposta di registro fissa per la Cassazione

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy